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Da Novara a Siviglia: la sanzione per la Lazio alla fine è arrivata

La UEFA ha deciso di punire la Lazio con un turno di chiusura parziale della Curva Nord per la prossima partita europea a causa di cori razzisti durante la partita contro il Siviglia

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Qualche giorno fa la UEFA ha deciso di punire la Lazio con un turno di chiusura parziale della Curva Nord per la prossima partita europea, a causa di cori razzisti durante la partita di Europa League contro il Siviglia giocata il 20 febbraio scorso in Spagna.

A questo si aggiungono tre giornate di squalifica per Adam Marusic per l’espulsione ricevuta nella partita stessa, per aver dato una gomitata a un giocatore della squadra avversaria.

La sanzione è arrivata a più di un mese di distanza dai fatti e la Lazio ha già pronto il ricorso da presentare per ridurre o annullare le squalifiche ricevute dalla UEFA su segnalazione del comitato disciplinare europeo.

Adam Marusic
Adam Marusic espulso – immagine: gazzetta.it

Il comunicato recita testualmente:

Partita: incontro del secondo turno della UEFA Europa League turno 32 tra Sevilla FC e SS Lazio (2-0), disputato il 20 febbraio in Spagna.

Accuse contro la SS Lazio:

  • Comportamento razzista
  • Assalto di un altro giocatore ( Adam Marušić )

Decisione CEDB:

  • Ordinare la chiusura parziale dello stadio SS Lazio durante la successiva (1) partita della competizione UEFA in cui il club italiano avrebbe giocato come ospite. L’SS Lazio informa almeno 30 giorni prima della gara, il (i) settore (i) da chiudere, che deve comprendere almeno 3.000 posti;
  • ordinare alla SS Lazio di attuare la seguente direttiva nella prossima partita della competizione UEFA che il club deve svolgere come club ospitante: esibire uno striscione con la dicitura “#EqualGame”, con il logo della UEFA. Il banner deve coprire l’intero settore (s) da chiudere;
  • multa SS Lazio € 20.000;
  • sospendere il giocatore Adam Marušic per aver aggredito un altro giocatore per tre (3) partite della competizione UEFA per le quali sarebbe altrimenti eleggibile.

Se per il giocatore biancazzurro è stata fondamentale la prova tv, la stessa cosa non si può dire del comportamento dei tifosi laziali durante la partita contro il Siviglia, perché non ci sono video o audio che attestino la veridicità delle accuse.

La Lazio ha già subito un attacco mediatico simile nella partita di Coppa Italia contro il Novara.

La notizia di presunti cori razzisti e gesti fascisti all’interno della Curva Nord è stata diffusa dal web, ma non c’è stato alcun riscontro pratico e i tifosi presenti allo stadio hanno sempre negato di aver sentito cori a sfondo razzista e antisemita partire dalle gradinate.

Lazio-Novara – immagine: corrieredellosport.it

Il regolamento prevede che in caso di comportamenti scorretti sugli spalti, il direttore di gara possa interrompere la gara e contro il Novara l’arbitro non lo ha fatto. Allo stesso modo il giudice sportivo non ha inflitto alcuna sanzione alla Lazio e la questione è rimasta circoscritta al mondo del web e dei social.

Il ricorso che la Lazio presenterà alla UEFA verterà su questo: la ricerca di eventuali prove che attestino la cattiva condotta dei tifosi biancocelesti nella partita contro il Siviglia.

Gisella Santoro

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