Se chiedete ad un tifoso napoletano com’è stato il 2016 del Napoli ti risponderà: a due facce. Le premesse che potesse essere finalmente l’annata giusta c’erano tutte: la crisi della Juventus, la straordinaria forma di Higuain e il lavoro impeccabile di Mister Sarri. Insomma, quella azzurra è stata una stagione ricca di soddisfazioni e con numeri incredibili, ma ha lasciato anche tanto amaro in bocca e troppi rimpianti.
Già il 13 febbraio 2016 l’anno del Napoli subisce una prima frenata. Hamsik e compagni arrivano allo Juventus Stadium da capolisti e con due punti di vantaggio sulla banda di Allegri. Per molti è già la partita scudetto. La gara è ferma sullo 0-0, ma a due minuti dalla fine un sinistro micidiale di Zaza regala i tre punti e il vantaggio in classifica alla Juventus.
Da lì in poi, nonostante i 36 gol di Higuain (record in Serie A) e gli 82 punti finali (record per la squadra partenopea), la squadra di Sarri non è più riuscita a riprendere i bianconeri e ha chiuso il campionato al secondo posto.
La stagione 2016-2017 si apre con una bomba di mercato: Gonzalo Higuain lascia Napoli e vola a Torino, proprio nella odiatissima Juventus.
Allora, durante tutta l’estate l’enigma è uno solo: chi prenderà il posto del Pipita?
Nello scetticismo iniziale, a Castel Volturno arriva dall’Ajax Arek Milik, attaccante polacco classe ’94.
Lo scetticismo si trasforma in entusiasmo, perché il 22enne prende subito il posto dell’argentino nel cuore dei napoletani: 4 gol in 7 partite di campionato e due in tre di Champions. Ma l’euforia a Napoli finisce subito, e non perché Milik inizia a deludere. Dopo poco più di un mese dall’inizio della stagione, il polacco si rompe il crociato del ginocchio sinistro mentre è in Nazionale e il bollettino medico dice che dovrà star fuori 4-5 mesi. Ma è dalle batoste più grosse che viene fuori l’animo da combattente di una squadra. Sarri si guarda intorno e capisce che il sostituto di Milik (e prima ancora anche di Higuain) ce l’ha in casa: è il belga Dries Mertens che a 29 anni si scopre un eccellente falso nueve.
Il premio di giocatore del 2016 però, e tutti saranno d’accordo, va dato a Marek Hamsik. Il capitano azzurro ha chiuso un anno straordinario, in cui ha raggiunto quota 500 presenze, 105 gol e 100 assist con la maglia del Napoli. La storia d’amore tra “Marekiaro” e la città campana prosegue ormai da 10 anni tanto che il centrocampista ha anche ammesso: “Se dovessi vincere lo scudetto con la maglia del Napoli, potrei smettere il giorno dopo”.
Intanto, il 2016 del Napoli si chiude con il primato del girone in Champions (agli ottavi la squadra di Sarri affronterà il Real Madrid di Zidane) e un terzo posto in campionato. A gennaio, alla banda azzurra si unirà l’ex Genoa Pavoletti ma soprattutto il nuovo anno vedrà il ritorno di Milik. Allora, i presupposti per un 2017 all’altezza delle dirette avversarie in Italia e in Europa ci sono tutti.
Paola Moro