La Curva Nord dell’Inter è recidiva: ancora cori razzisti
A quanto pare non è servita molto la punizione inflitta alla Curva Nord dell’Inter dopo Inter-Napoli dello scorso 26 dicembre. Durante il match contro i partenopei la nord aveva intonato cori razzisti indirizzati a Kalidou Koulibaly, atteggiamento duramente punito. Il Giudice Sportivo aveva decretato la chiusura di San Siro al pubblico per due turni e l’ulteriore squalifica della curva per il turno successivo.
La tifoseria nerazzurra non aveva accolto benissimo la decisione presa, recriminando un provvedimento troppo duro e poco equo rispetto ad analoghe situazioni accadute altrove. Nonostante il malcontento, la Società non aveva tentato nessun ricorso e al contrario aveva preso le distanze dal comportamento dei propri ultrà, in antitesi ai valori propri del Club.
Qualche settimana dopo, addirittura, l’Inter promuove ‘BUU’, Brothers Universally United, la campagna anti-razzista.
Non è servita, però, neppure quella. La Nord ci casca e ricasca e dopo i cori contro Mbaye lo rifà con Kessie nel derby di domenica scorsa.
Dopo Inter-Bologna il Giudice Sportivo aveva graziato i nerazzurri non infliggendo punizione alcuna perché “i cori venivano immediatamente coperti dai fischi disapprovazione del restante pubblico”. Questa volta, però, i cori contro il centrocampista rossonero non passano impuniti e il Giudice Sportivo squalifica la Nord per un altro turno.
Tuttavia, alla decisione del GS viene applicata la condizionale che prevede la sospensione della pena per un anno che troverebbe applicazione immediata qualora dovesse ripetersi il comportamento di cui sopra. In caso di ripetersi di casi analoghi, la pena potrebbe addirittura aggravarsi.