In questo periodo di pausa nazionale è d’obbligo avere un occhio di riguardo per le rappresentative che fanno sognare intere nazioni.
Non passano inosservati i tanti soprannomi che proprio come nei club di calcio sono diventati uno status symbol per le varie squadre.
In Italia per esempio viene spontaneo definire i giocatori della nazionale Gli Azzurri, per il colore della nostra casacca.
Ecco qui una lista delle maggiori nazionali del mondo e dei loro famosi appellativi.
In Albania, riprendendo il nome dell’animale sacro al paese, i giovani della nazionale sono chiamati Le Aquile.
Altre squadre che venerano i propri simboli nazionali sono ad esempio la Bosnia (I Dragoni) e l’Inghilterra (The Three Lions).
Sono molto diffusi anche i riferimenti ai colori delle divise, il Belgio infatti chiama i suoi giocatori Diavoli Rossi mentre in Spagna si parla di Furie Rosse. Ognuno cerca di rendere particolare il proprio emblema.
Sempre per lo stesso motivo i francesi sono i Bleu e gli olandesi gli Oranje, ma oltre loro sono tantissime le nazionali che s’identificano nei propri colori.
Lo stesso succede in sudamerica con il Cile, l’Uruguay e l’Argentina, conosciute rispettivamente come Roja, Celeste e Albiceleste.
C’è chi come Brasile e Germania si limita a definirsi “la squadra nazionale” nella propria lingua madre: la Seleção e Die Mannschaft.
Numerosi anche i collegamenti alle caratteristiche del paese d’appartenenza, come accade con la Colombia: i suoi giocatori sono los Cafeteros, i coltivatori di caffè.
L’Australia invece con un simpatico mix tra le parole “calcio” e “canguri” fa venire fuori il soprannome di Socceros.
Motivazioni politiche dietro l’appellativo dell’Honduras, Los Catrachos, dal nome di un generale che si schierò contro lo schiavismo.
Federica Vitali