Il Crotone, dopo l’impresa della scorsa stagione, guidata dal suo allenatore, Nicola, lotta ancora per la salvezza
“Dietro una grande squadra c’è sempre una grande società.” Questa frase è stata pronunciata dal Ds del Crotone, Ursino. Dietro un grande gruppo, però, ci deve essere necessariamente anche un allenatore di spessore e la squadra calabrese lo ha identificato in Nicola.
Questo lo sanno bene i tifosi e lo stesso club rossoblu e, a dimostrazione di cio’, basta leggere altre dichiarazioni rilasciate dallo stesso dirigente nella medesima intervista:“Io guardo molto gli allenamenti e vedo come si allena la squadra e soprattutto l’entusiasmo che viene trasmesso alla squadra da Nicola. Non è nostra abitudine esonerare l’allenatore e sapevamo di avere in mano un ottimo tecnico da tempo.”
La scorsa stagione, in questo periodo, il Crotone aveva perso più punti rispetto a quelli collezionati e, probabilmente, come spesso molte società e molti sostenitori ci hanno abituati, sarebbe stato più facile additare come colpevole di un andamento negativo il tecnico. Fortunatamente, la decisione di andare controcorrente ha portato conseguenze positive e quello che da tutti era prospettato come un fallimento, si è rivelato un successo.
Difficile dimenticare quell’ultima giornata della scorsa Serie A, quando un triplice fischio che all’apparenza era uguale ad altri, é diventato la consacrazione di un’impresa: la permanenza nella massima serie raggiunta dalla squadra calabrese e dal suo allenatore.
Un mister che ha mantenuto la promessa fatta, percorrendo il tragitto da Crotone a Torino, casa sua, in bicicletta. Nicola non ha paura delle difficoltà, non si ferma davanti agli ostacoli, anche perché quello più grande se lo è trovato davanti tre anni fa, e non è paragonabile neanche lontanamente a quelli calcistici.
Ad agosto, con la ripresa del campionato, in quanti avrebbero immaginato o scommesso che dopo dodici giornate il Crotone avrebbe raggiunto quota dodici punti? Forse in pochi, eppure questo dice la classifica. Una media di un punto a giornata, sei di distacco dalla zona retrocessione, tre vittorie, sei sconfitte – con Milan, Cagliari, Inter, Atalanta, Sampdoria e Roma- e tre pareggi. Uno score sufficiente per una squadra che lotta per la salvezza.
Se, dunque, si può mettere a confronto l’inizio della stagione passata con quello attuale, trovando differenze nei risultati, si può altrettanto con fermezza, costatare come un punto, probabilmente il più importante, il Crotone l’ha guadagnato già un anno fa. Nessuno può conoscere quali saranno le sorti di questa squadra a fine campionato, ma resta il fatto che quanto la società, , i tifosi, la squadra e l’ allenatore stanno vivendo da quindici mesi a questa parte é stato e rimarrà indimenticabile.
Chiara Vernini