Crollo Morandi, Criscito e Capello scampano alla tragedia

Il crollo del ponte Morandi scatena l'Inferno a Genova: tra decine di vittime, Domenico Criscito e Davide Capello scampano alla terribile sorte

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Sono le 11, 50 di martedì 14 agosto quando un tratto di circa 200 metri  del celeberrimo ponte Morandi a Genova – uno dei raccordi più utilizzati nella città ligure – crolla nel vuoto, causando circa una trentina di vittime e il bilancio sciagurato non è ancora chiuso. Una tragedia che colpisce ancora una volta al cuore la Liguria e i suoi abitanti.

Domenico Criscito e la sua famiglia avevano attraversato quello stesso condotto appena 10 minuti prima, scampando per miracolo al peggio: è lui stesso a rivelarlo attraverso un video su Instagram, in cui suo figlio gli chiede l’ora mentre sono in auto sul tratto fatale. Il calciatore genoano ha poi pubblicato un post sul social in cui rassicura tutti e esprime il suo dissenso per queste vicende, inspiegabili, che avvengono in Italia:

La vicenda ha graziato anche Davide Capello, ex portiere del Cagliari e ora militante nel Legino, squadra della provincia di Savona dove vive e lavora con i Vigili del Fuoco. Davide è precipitato con la sua autovettura ed è rimasto incastrato tra le macerie: straordinariamente è rimasto illeso ed è uscito dalla macchina con le sue stesse gambe. Ha ricevuto subito soccorso dal 118. Mentre era incastrato, Capello ha avuto la freddezza di avvertire il papà, che vive a Nuoro, circa la propria incolumità: è stato proprio il genitore a consigliare al figlio di lasciare al più presto l’ auto.

Intanto il mondo dello sport si stinge tutto intorno alla città di Genova per questa sciagura: Ballardini, anche per questioni logistiche, ha dovuto annullare l’allenamento del Genoa e prima di tutti gli eventi sportivi è stato rispettato un minuto di silenzio.

Resta ancora da vedere cosa deciderà la Sampdoria, a proposito della prima giornata di campionato prevista con la Fiorentina: ci sono forti probabilità che la gara venga rinviata.

Daniela Russo

(immagine copertina il fatto quotidiano)

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