Cristiana Capotondi, primo giorno da vice Presidente della Lega Pro

Cristiana Capotondi è stata eletta vice presidente della Lega Pro. Alla base del suo programma c'è il rapporto tra società calcistiche e istituzioni scolastiche

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Ieri sono stati eletti i vertici della Lega Pro e al fianco del presidente Francesco Ghirelli è stata eletta Cristiana Capotondi, attrice affermata ma anche grande appassionata di calcio.

Una scelta che getta le basi per la copertura di ruoli importanti nel calcio che conta anche da parte delle donne che da sempre sono considerate non all’altezza dei colleghi uomini.

Le sue prime dichiarazioni da vice presidente della Lega Pro le ha affidate ai social, anticipando quello che su cui punterà durante il suo mandato:

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Sono un’appassionata di calcio, cresciuta con un nonno accompagnatore della Roma, che mi ha trasferito questa passione come sua eredità: oggi parte della felicità per questo incarico, devo condividerla con lui. Entro in Lega Pro come Vice Presidente con la voglia di definire presto il mio ruolo in campo nella Lega dei Comuni d’Italia: 59 squadre, 3 gironi, migliaia di professionisti, 8 milioni di tifosi da nord a sud, con tutte le diversità culturali che compongono il nostro Paese e lo rendono il più bello del mondo. Ho intenzione di occuparmi maggiormente del rapporto con la scuola, affinché i giocatori possano studiare, il dedicarsi ad un’attività professionistica non deve significare lacune formative. La Lega Pro ha tra i suoi obbiettivi abbassare l’età media dei club, per diventare vero e proprio vivaio delle serie maggiori, investire sull’istruzione è un imperativo. La pedagogia del calcio mio nonno la sintetizzava così: le persone le capisci dal modo in cui si muovono in campo. Ma, correggendo i difetti di gioco si possono correggere limiti caratteriali evolvendo la persona. Ciò che fai in campo si riflette nella vita. Questo mi piace del calcio: come tutti gli sport è metafora della vita ma più degli altri, incarna grandi valori dentro una contraddittoria complessità. Il calcio è un bambino che gioca con un barattolo, un padre che porta il figlio allo stadio, ma è anche un luogo dove girano tanti soldi e tanta energia umana ed è inevitabile che si creino dinamiche torbide come quelle che, di tanto in tanto, scoperchiamo. Ma la verità è che il calcio è lo sport più bello del mondo per questo, perchè ci obbliga a fare i conti con tutto, con il bene e con il male e ci obbliga ogni istante a decidere con che come chiamarlo. Personalmente io scelgo il romanticismo che il calcio porta con sé e non perchè sono donna. Scelgo di essere romantica ma pragmatica perchè non è concessa alcuna forma di romanticismo senza pragmatismo, ed è così che vorrei fosse la Lega Pro, che diventasse grande grazie al nostro romanticismo pragmatico @legaproofficial #presidenteGhirelli

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Alla base del suo programma c’è il rapporto con le scuole perché i campioni di domani siano  grandi giocatori ma con un bagaglio culturale sulle spalle. Una crescita che dovrà iniziare dall’età scolastica e che consentirà ai giovani calciatori di scendere subito in campo. Per fare questo bisognerà abbassare l’età media dei giocatori in modo che la Lega Pro possa essere un vero serbatoio di campioni per le serie maggiori.

immagine: tuttomercatoweb.com

Abbiamo visto  scendere in campo l’ attrice con la Nazionale Cantanti in numerose Partite del Cuore, amichevoli che vengono organizzate per raccogliere fondi da devolvere in beneficenza.

L’operato della nuova vice presidente sarà sicuramente oggetto di critiche, ma se le sue scelte si dimostreranno valide e sicure non potrà temere la concorrenza maschile.

Gisella Santoro