Cristian Zaccardo, Campione del Mondo nel 2006 e difensore inamovibile nell’undici titolare dell’Italia dal 2004 al 2007.
Quando ha conquistato la sua prima presenza con la Nazionale maggiore, Cristian Zaccardo militava nel Palermo. La sua carriera calcistica però inizia molto più al nord, dalle parti di Modena, dove tira i primi calci al pallone. Nel 1991, quando ha solo 10 anni, durante un torneo viene notato dagli osservatori del Bologna, che decidono di tesserarlo.
Al Bologna Zaccardo fa tutta la trafila delle giovanili fino ad arrivare in Primavera nel 1998, in quel periodo entrerà molto a contatto con la prima squadra allenata dal grande Carlo Mazzone.
Il futuro calcistico di Zaccardo sembra già segnato quando, durante una sfida di Coppa Italia Primavera, si rompe lo scafoide del piede destro. Lo stop prolungato diventa l’occasione per operarsi anche ad una malformazione ossea al ginocchio.
Cristian non tocca il pallone da calcio per un’intera stagione e nessuno sa cosa lo attenderà al suo ritorno.
Nel 2000 il Bologna sceglie di mandarlo in prestito allo Spezia, che all’epoca militava in Serie C1. L’esperienza per Zaccardo è stimolante e quasi sfiora la promozione. Ritorna in rossoblù dopo essersi messo ampiamente in mostra e passa in prima squadra, sulla panchina del Bologna c’è Guidolin. Gioca con i felsinei per tre stagioni, disputando 91 partite in Serie A ed esordendo anche nelle coppe europee.
Il passaggio al Palermo nel 2004 è la consacrazione definitiva per Zaccardo, che si guadagna le prime convocazioni in Nazionale. Tra i rosanero è costantemente titolare e contribuisce a raggiugnere un clamoroso sesto posto nel 2005, che vale al Palermo l’accesso in Coppa UEFA per la prima volta nella storia.
Il 2006 è l’anno del miracolo azzurro a Berlino, ma Zaccardo aveva anche provato l’ebbrezza di vincere un Europeo U21 due anni prima.
Marcello Lippi ha piena fiducia nel difensore, che tentenna solo nella fase a gironi della Coppa del Mondo quando segna un autogol. Dai quarti di finale però Zaccardo sembra essersi ripreso dall’errore e si laurea Campione del Mondo.
Nella sua ultima stagione a Palermo diventa vice-capitano ma dopo 161 presenze in rosanero, nell’estate del 2008, i tedeschi del Wolfsburg acquisiscono il suo cartellino. L’avventura in Germania, complice l’avvento di Donadoni sulla panchina dell’Italia, sancisce la fine della parabola di Zaccardo con la Nazionale italiana.
L’esperienza al Wolfsburg però è positiva, condivide il reparto offensivo con il connazionale Andrea Barzagli e contribuisce a regalare la Bundesliga alla squadra.
Nonostante il successo tedesco, dopo un solo anno Zaccardo preferisce tornare in Italia, nella sua Emilia-Romagna, firmando per il Parma.
Le stagioni al Parma sono gli ultimi anni all’apice della carriera per Cristian, durante i quali si conferma sempre titolare. La situazione cambia drammaticamente una volta arrivato al Milan nel 2013, dove viene escluso dalla lista UEFA per scelta tecnica. Con i rossoneri non troverà mai spazio e le avventure successive saranno tutte brevi e deludenti. Il culmine arriva nel 2017, quando per farsi tesserare da qualche società Zaccardo pubblica un annuncio su LinkedIn.
Alla fine del 2018 si ritrova svincolato ma supera l’esame da direttore sportivo a Coverciano. Un anno dopo decide di dire addio al calcio giocato, concentrandosi sulla carriera da procuratore.
Federica Vitali