Dopo la sconfitta del Milan nel derby c’è chi accusa Montella e chi lo difende, ma lui è ottimista. Nessuna crisi
La sconfitta nel derby brucia sempre, perché è una partita sempre molto sentita e con grande partecipazione sia da parte dei tifosi, sia da parte delle rispettive società. Quando poi la sconfitta arriva in modo “clamoroso”, fa ancora più male perché rimane il rammarico per i preziosi punti persi. E allora comincia a esserci malcontento e si cercano le colpe e i motivi che hanno portato alla disfatta.
In questi casi l’opinione pubblica si divide tra chi attacca e chi difende, creando un vero e proprio ciclone mediatico. E chi meglio dei social network può essere lo specchio della rabbia dei tifosi?
Facebook e Twitter sono bombardati di commenti di chi ha seguito la partita, ma oggi vengono anche utilizzati dai dirigenti e allenatori per rilasciare dichiarazioni su questo o quell’episodio.
È quello che è successo dopo Inter-Milan, vinto dai nerazzurri per 3-2 dopo che i rossoneri avevano rimontato per 2 volte il vantaggio.
Quello che ha scatenato tutto è stato il penalty concesso all’Inter per fallo di Rodriguez su D’Ambrosio che gli ha permesso di portarsi a casa la vittoria. Secondo i tifosi del Milan non era fallo da rigore e hanno fatto anche il paragone con un altro fallo fatto precedentemente da Miranda su Andrè Silva:
C’è anche chi invece, dice che era fallo netto e accusa Rodriguez di ingenuità perché con il Milan che ha rimontato con difficoltà è venuto naturale dire: “non si può fare un fallo così!”
Dello stesso parere anche l’amministratore delegato del Milan, Marco Fassone, che ha parlato a Premium Sport:
“Dispiace perdere un derby così, soprattutto dopo un secondo tempo così. Ho rivisto il rigore, ma non voglio commentarlo. Se l’arbitro lo ha fischiato, vuol dire che c’era. È stata un’ingenuità”.
Montella invece non si tira indietro e dice la sua:
“Ricardo non l’ha tirato giù, è stato molto abile D’Ambrosio e mi fa rabbia perdere in questo modo. Mi auguro un penalty del genere a favore nelle prossime partite”.
Per molti però il vero colpevole è Montella, che non è capace di amministrare la squadra. Ma cosa può fare un allenatore con 11 giocatori nuovi e neanche un top player? Parlare di esonero è assurdo, il mister campano ha bisogno di tempo per amalgamare la squadra e creare un gruppo. Certo 3 sconfitte consecutive fanno arrabbiare, ma dobbiamo dare il beneficio del dubbio a Montella che l’anno scorso, con una squadra mediocre è riuscito a portarla in Europa. Allora dobbiamo portare pazienza e aspettare. I segnali positivi ci sono, perché il derby non è stato tutto sbagliato. Il Milan ha messo in seria difficoltà l’Inter e su questo ci dobbiamo basare per pensare al futuro:
“Sono orgoglioso per quello che la squadra ha tirato fuori – prosegue Montella – Abbiamo reagito con orgoglio e mostrato un’anima da Milan ma il risultato non ci ha premiati. Comunque sono molto ottimista e anche stasera il bicchiere è mezzo pieno, vedo una squadra che porta avanti un preciso principio di gioco. Biglia? Ha fatto una partita ordinata e ci ha dato la possibilità di sfruttare le vie centrali. Certo, la sua prestazione è macchiata dall’episodio che ha scaturito la ripartenza del secondo gol nerazzurro… Abbiamo creato 7-8 palle gol contro una grande Inter, per questo sono soddisfatto e ho ancora voglia di portare avanti il nostro progetto tecnico. Ritorno al 4-3-3? Giochiamo ogni 3 giorni e non abbiamo ricambi adeguati in avanti per fare questo modulo. E comunque non abbiamo cambiato disposizione tattica solo per Bonucci“.
Non ci resta che avere fiducia, perchè tutto è ancora possibile.
Barbara Roviello Ghringhelli