Crisi Milan, tutti in ritiro fino al nuovo ordine

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Due punti nelle ultime quattro partite, squadra spenta e con grandi lacune, ecco il bilancio delle gare con Sassuolo, Chievo, Lazio e Atalanta. Dopo la sconfitta di ieri per 2-1 con i bergamaschi, il Milan rimane fermo a 49 punti e relegato al sesto posto in classifica e adesso i rossoneri devono guardarsi le spalle: il Sassuolo di Di Francesco è a un solo punto dall’ultimo posto per l’Europa. Se il Milan non dovesse vincere la coppa Italia contro la Juventus e allo stesso tempo uscire dalle prime sei della classifica, si ritroverebbe un altro anno fuori dalle competizioni europee. Sarebbe un vero e proprio fallimento per una società che in estate ha speso più di 100 milioni di euro per il mercato. Che fare allora? Come sempre ci pensa il Patron, Silvio Berlusconi che secondo Il Giornale ieri sera ha convocato Adriano Galliani ad Arcore perché voleva subito Cristian Brocchi dalla Primavera ed esonerare l’allenatore serbo, che viene però difeso dalla squadra. Questa mattina invece c’è stata la visita di Galliani a Milanello, dove ha  convocato in riunione i giocatori nello spogliatoio con Mihajlovic. Sono state usate parole forti per stimolare la squadra, accusata per i punti persi con le “piccole” e per il peggior rendimento della Serie A dopo la sosta delle nazionali.

In attesa di una decisione sul suo futuro, Mihajlovic  è molto arrabbiato con i suoi giocatori che, come si legge sulla Gazzetta dello Sport, erano stati avvertiti già sabato del ritiro in caso di sconfitta con l’Atalanta:

“Abbiamo fatto due punti in quattro partite con squadre che sono dietro di noi e questo non è accettabile. Chiedo scusa a tutti i tifosi. Si va tutti in ritiro fino a sabato, quando affronteremo la Juve, ma se non basta fino alla fine del campionato e magari a Milanello ci prenderemo a cazzotti.  È l’ultima cosa che ci rimane da fare, non so se servirà. È una mia decisione, condivisa dalla società. Staremo insieme e tireremo fuori gli attributi se li abbiamo. Dopo il vantaggio dovevamo accelerare e chiudere la gara, ma non ci siamo riusciti: se dopo 31 partite parliamo sempre delle stesse mancanze significa che abbiamo dei difetti. Dobbiamo guardarci dal Sassuolo che è a un solo punto e noi sabato prossimo affronteremo una squadra fortissima come la Juve. Il calo di concentrazione e di cattiveria non è accettabile per me. Ci manca la personalità, perché queste partite vanno vinte e questo al Milan non può succedere. Noi abbiamo tanti nazionali e se lo sono vuol dire che sono giocatori forti, ma se non corri e non lotti poi è dura vincere. Dobbiamo cercare di chiudere al meglio la stagione e vincere la Coppa Italia. È inutile adesso parlare del futuro e del progetto italiano voluto dalla società. In questo momento ho problemi più gravi di questo. La squadra in questa stagione poteva fare di più, ma merita di essere al sesto posto. Abbiamo fatto molti pareggi dove meritavamo di vincere, ma non l’abbiamo fatto per mancanza di cattiveria”.

Ora il Milan deve concentrarsi sulla la finale di Coppa Italia per cercare di salvare una stagione a dir poco deludente, in una partita sicuramente difficile contro una Juventus lanciatissima e fortissima. Ma Adriano Galliani non si arrende fissando come obiettivo la conquista del trofeo. Speriamo che il suo ottimismo possa contagiare l’ambiente rossonero, che, visto il morale attuale, ne avrebbe proprio bisogno.

Barbara Roviello Ghiringhelli