La Juventus vince l’undicesima Coppa Italia della sua storia, il Milan per il terzo anno consecutivo è fuori dalle coppe europee e il Sassuolo conquista l’accesso in Europa League. Questi sono i verdetti al termine della finale dell’Olimpico; per molti la vittoria bianconera è stato l’epilogo più scontato e prevedibile, ma per come si è svolto il match, questa vittoria è stata sudata, parecchio sudata. La Juve vista questa sera è stata probabilmente la peggiore vista in stagione, troppo spesso schiacciata nella propria metà campo e priva di idee di gioco, oltre che visibilmente macchinosa nel ripartire e attaccare. Merito soprattutto di un Milan all’arrembaggio, consapevole dell’importanza di questa partita dopo una stagione negativa e il conseguente settimo posto che la esclude dall’Europa. I tempi regolamentari vedono una netta supremazia della squadra di Christian Brocchi, bravo a motivare i suoi e a tirare il meglio dai giocatori in quella che è stata una delle migliori prestazioni dell’anno rossonero.
Fuori i titolari della deludente partita contro la Roma e spazio al tridente Bacca, Bonaventura e Honda che sin dai primi minuti mette in difficoltà la difesa bianconera. Al 13′ è Bonaventura ad andare vicino al gol del vantaggio, per poi riprovarci qualche minuto dopo costringendo Neto in una doppia parata. Dall’altra parte i primi 45′ minuti bianconeri non impensieriscono mai la difesa milanista e gli unici brividi arrivano da un paio di disimpegni non proprio perfetti del giovane portiere Donnarumma. Nella ripresa la Juventus entra in campo con un piglio diverso, forse strigliata a dovere da Gigi Buffon, questa sera in panchina, ma è sempre comunque il Milan a creare occasioni da gol, senza però mai buttare dentro la rete il pallone, perdendosi ogni volta nel finale dell’azione. Il primo sussulto bianconero arriva al 69′ con un tiro deviato di Pogba, fino a quel momento poco incisivo così come i compagni di reparto. Allegri capisce che qualcosa non va e nei cambi troverà la vittoria, prima inserendo Cuadrado al 75′ al posto di Lichtsteiner, poi Morata durante i minuti supplementari, dopo che i novanta minuti sono terminati a reti inviolate. E sarà proprio lo spagnolo, in quella che è quasi sicuramente la sua ultima partita con la maglia della Juventus, a siglare il gol partita, esattamente al 109′, pochi secondi dopo il suo ingresso assistito da Cuadrado, entrato mezz’ora prima in campo. Il gol sa di beffa per il Milan che, dopo una prova al di sopra delle aspettative, stava iniziando a credere nella conquista della Coppa. Nel finale il Milan prova il tutto e per tutto, andando vicino al pareggio con Mauri dopo un tiro rasoterra che va di poco a lato al palo, ma senza riuscirci.
Tanta gioia per la Juventus di Massimiliano Allegri che conquista il terzo trofeo stagionale dopo Supercoppa e scudetto e il “double”, ovvero l’accoppiata scudetto e Coppa Italia per il secondo anno consecutivo. Per i bianconeri si tratta del decimo trofeo negli ultimi cinque anni. Contento soprattutto Morata che al termine della partita ha così parlato: “I miei amici mi avevano chiesto se avrei giocato dall’inizio e avevo detto loro di no. Allora mi avevano detto ‘entrerai e farai gol’: se tutte le finali fossero così sarebbe bellissimo. Il mio futuro? Devo pensare agli Europei, la stagione non è ancora finita”.
Chi invece è di tutt’altro umore è il Milan che con la sconfitta dell’Olimpico non solo non alza la coppa, ma perde anche l’accesso all’Europa League a favore del Sassuolo che ha chiuso il campionato al sesto posto. Il capitano Montolivo ha così commentato la sconfitta: “C’è rammarico, ai punti meritavamo noi ci è mancata la zampata vincente invece loro sono stati cinici e noi abbiamo perso. La squadra ha fatto tutto quello che ha potuto, ma la delusione è ancora troppo grande”.
Martina Giuliano