Coppa Italia: Juventus Milan alla contesa del primo trofeo stagionale. Allegri, Gattuso e le squadre da Mattarella

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Foto: AC Milan

 

Bonucci

“Giocare delle finali è sempre bello. Il Milan per la sua storia merita di giocare grandi partite. Per noi il valore aggiunto è la squadra, da solo faccio poco se il resto della squadra non è all’altezza per questo sono fiducioso”.

“Alzare la coppa domani sera dopo tutte le difficoltà incontrate quest’anno sarebbe importante sia per i tifosi che per i giocatori. Ripeto, sono fiducioso perché domani avremo contro una grande squadra ma so che venderemo cara la pelle. Dovremo essere cinici”.

“La Juventus ha grande qualità e grandi giocatori. Ha quasi vinto lo scudetto e domani sera dovremo fare la partita perfetta. Non ho immaginato niente per domani sera. Voglio giocare una grande partita e provare a vincere. Gigi e gli altri ex compagni ci sarà tempo per abbracciarli sia prima che dopo la partita. In campo siamo avversari ma fuori dal campo ci sentiamo costantemente”.

“Se dovessimo vincere non consolerò nessuno e se dovessimo perdere nessuno deve consolare me. Ho avuto la fortuna di giocare sette anni per la Juventus e ho imparato la mentalità di casa Juve. Il mondo Milan mi sta permettendo di conoscere valori altrettanto importanti.“

 

Gattuso

“Per noi è la Coppa del Mondo questa finale. Abbiamo una squadra giovane, i tifosi erano entusiasti ad inizio stagione. Quindi un eventuale successo accenderebbe la scintilla. Non ho dovuto caricare i ragazzi perché queste partite ti caricano da sole. Giochiamo contro una grande squadra e per vincere noi dobbiamo fare qualcosa di straordinario”.

Se riusciamo a passare quest’ostacolo poi possiamo far qualcosa di importante. La mia preoccupazione più grande per domani è che saremo obbligati a far due partite. Una volta a concedere poco alla Juventus e poi dovremo fare il nostro gioco con grande personalità e senza paura in tutte due le fasi. Ce la giocheremo con pregi e difetti, speriamo di non commettere gli errori fatti quaranta giorni fa nel finale di Juventus-Milan”.

“Preparare una finale da giocatore è diverso da farlo da allenatore. Prima avevo un modo particolare adesso sento una pressione pazzesca addosso. La pressione dei tifosi, dei giocatori, di chi mi vuole bene”.

“Mi aspetto che Suso aiuti in tutte e due le fasi, in attacco e in difesa. Biglia deve essere un valore aggiunto. Lucas in questi quindici giorni ha fatto cose disumane mettendo in difficoltà lo staff medico lavorando dalle otto di mattina alle sette di sera. Il Milan ha bisogno di atleti con questa mentalità. Domani lo valuteremo perché non è al massimo. Questa sicuramente è la partita più importante della mia carriera da allenatore”.

 

Gisella Santoro
Immagine di copertina: gazzetta.it

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