La Copa America entra nel vivo e il conto alla rovescia per la prima semifinale tra Stati Uniti e Argentina è iniziato. Gli Stati Uniti, da buoni padroni di casa, hanno riservato la dovuta accoglienza alle avversarie fin qui affrontate; dopo 21 anni si sono guadagnati un posto alle semifinali. Infatti la formazione di mister Klinsmann, dopo aver chiuso la fase a gironi, si è affermata al primo posto del Gruppo A; in seguito alla vittoria per 3-1 nei quarti di finale contro l’Ecuador, ha conquistato il pass per la semifinale del torneo ove affronterà la favorita Argentina. Il tecnico potrà contare sul duo d’attacco Dempsey-Zardes, il connubio perfetto tra l’esperienza calcistica dell’ex calciatore del Tottenham e l’estro del giovane attaccante dei Los Angeles Galaxy. La regia del gioco sarà affidata all’ex romanista Bradley che, insieme ai compagni di reparto, dovrà dare sostegno al reparto difensivo formato da Orozco, Cameron, Brooks e Johnson, nell’arduo compito di contrastare le incursioni dell’attacco stellare dell’Albiceleste. Dopo aver centrato l’obiettivo della Gold Cup nel 2013, i tifosi statunitensi sognano di alzare al cielo un altro trofeo, magari conquistandolo nella propria terra. Alla nazionale statunitense però, non è certo capitato un ostacolo semplice da superare, anzi. Le ultime quattro vittorie collezionate negli altrettanti match disputati hanno confermato come la squadra di Martino costituisca una montagna da scalare per chiunque se la trovi dinanzi. Messi e compagni devono ancora digerire il boccone amaro ingerito in seguito alla sconfitta rimediata in finale contro il Cile nella passata edizione della competizione, quando sono stati spettatori paganti del successo della Roja. Quale potrebbe essere il digestivo migliore per l’Argentina se non rifarsi quest’anno? Il magnifico Messi, andando il gol nell’ultima partita, ha raggiungendo Batistuta nel record di gol segnati con la nazionale(54) e non vorrà certo perdere l’occasione di superarlo, tanto meno vorrà mancare l’appuntamento con quello che per lui sarebbe il primo successo raggiunto indossando la maglia dell’Albiceleste. Neppure Higuain, autore di una doppietta contro il Venezuela, ha intenzione di fermarsi e, dopo aver scritto la storia in Italia superando Nordahl per reti realizzate, non si pone più limiti. El Tata Martino sembra voler confermare gli uomini che tanto bene hanno fatto nelle recenti gare, con un unico dubbio a centrocampo su chi schierare tra il centrocampista della Lazio Biglia e Augusto Fernandez. La finale è a un passo ma c’è posto solo per una.
Chiara Vernini