A volte per vincere non basta talento e cattiveria agonistica, soprattutto se si gioca in condizioni difficili. È il caso della Copa America 2015, giocata in Cile, che ha preso il via ieri sera con i padroni di casa che si sono imposti per 2-0 sull’Ecuador. Si sa che il “paesaggio cileno” non è dei migliori e proprio l’altitudine potrebbe aver condizionato la gara a favore della squadra ospitante. Per questo motivo gli ecuadoregni sarebbero ricorsi a un “iutino”. Proprio così. Rodrigo Figueroa, preparatore atletico dell’Ecuador, avrebbe somministrato del Viagra ai giocatori per combattere l’effetto dell’altitudine. Un modo di certo alternativo per aiutare la squadra ad affrontare le altezze e la rarefazione dell’aria, visto che il medicinale è un vasodilatatore e soprattutto non è considerato doping, quindi è consentito. Per Figueroa l’utilizzo della “pillola blu” non sarebbe una novità perché sarebbe stato utilizzato anche in altre occasioni come nel caso dei giocatori del Blooming, club boliviano. Il preparatore atletico cileno, soprannominato “Dottor Viagra” in una intervista a “El Universal”, spiega nel dettaglio le motivazioni della sua scelta:
“Non sono mica un rappresentante di medicine anche se in Bolivia mi hanno appiccicato questa fama, ma di fatto lo fanno anche tante squadre brasiliane. Il Viagra non è altro che un vasodilatatore temporaneo, solo che viene usato per provocare erezioni e allora ci si scherza su. Tutto quello che a me interessa è che non si tratta di doping“.
Quello della somministrazione del farmaco è un espediente medico consentito e che potrebbe rivoluzionare il modo di preparare i giocatori. Sembra una cosa strana, mail curriculum di Figueroa parla da solo. Il cileno, 53 anni, lavora insieme a Quinteros dal 2005 e con l’attuale Ct dell’Ecuador ha alzato al cielo ben nove trofei tra Booming, Bolivar, Oriente Petrolero, Bolivia, Emelec ed ora la Tricolor. Insomma, tutto farebbe presagire che il Viagra funziona. Non solo a letto.
Barbara Roviello Ghiringhelli