Conte sbaglia formazione, Gagliardini si mangia un gol, a Skriniar tre giornate. Inter, cosa combini?

L’Inter pareggia in casa contro il Sassuolo e Antonio Conte viene messo in discussione

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L’immagine di Gagliardini solo davanti alla porta, a 10 cm di distanza dalla porta, che centra la traversa è l’incubo nerazzurro delle ultime ore, e questo è un dato di fatto.

Quel gol avrebbe portato l’Inter sul 3-1, evitando così uno scomodo pareggio, quindi insomma… avrebbe fatto comodo! Però ognuno deve assumersi le proprie responsabilità.

Gagliardini, preso di mira sui social, non può essere il capro espiatorio dell’intera prestazione nerazzurra. Il gol andava fatto, certo! E un errore del genere fatto da un professionista è un errore grave ma qui le colpe vanno divise.

E il primo ad assumersi la responsabilità deve essere Antonio Conte. 

 

 

Il Sassuolo è la besta “neroverde” dell’Inter, a San Siro contro i nerazzurri non perde da cinque gare (3 vittorie e 2 pareggi) ed è una delle due squadre di Serie A (l’altra è la Juve) ad avere contro l’Inter un recordo positivo: su 14 partite giocate, 7 vinte e 2 pareggi. 

Proprio per questo motivo, caro Conte, non puoi schierare la panchina. Non puoi far recitare a loro la parte dei protagonisti. Le riserve dell’Inter, non sono quelle della Juve. Sono troppo distanti dai titolari fissi, e lo hanno dimostrato. I malumori dei tifosi sono partiti proprio dalla formazione. 

Ora il tecnico è al centro del ciclone e dei social. Messo in discussione. Il popolo nerazzurro, si sa, non accetta certi errori, figuratevi perdonarli!

C’è chi pronuncia il nome di Spalletti, chi vuole dare ancora del tempo a Conte e chi vuole decisamente cambiare pagina con entrambi. Conte deve ancora fare il suo compito: ha scelto l’Inter e bisogna dargli ancora il giusto tempo per lavorare, almeno ancora un anno.

È un pareggio che ci fa male – ha dichiarato nel post partita -. Nel calcio quando hai occasione per fare gol devi farlo. E in difesa non devi concedere. Nei gol che abbiamo preso c’è tanto da rivedere.

Lo scudetto è troppo lontano dal petto dei nerazzurri, l’Inter ha 58 punti ed è a -8 dalla capolista. 

Antonio Conte con le mani nei capelli al pareggio
Immagine Fonte: profilo Instagram @fabioferrari.photo

Per competere con le grandi squadre, la società nerazzurra, deve fare una cosa semplice ma dispendiosa: acquistare. Non buoni giocatori riempitivi ma veri e propri campioni. La rosa milionaria che è nelle mani di Conte, ad oggi, non è sufficiente.

Servono giocatori pronti a lottare per questa maglia che di sacrifici e di sofferenze ne richiede tante. A volte troppe.

Servono giocatori capaci a sopportare certe pressioni. Serve solidità, esperienza e soprattutto tanta testa. 

Per ora alla società non resta che sperare in disgrazie altrui e non sbagliare più. A partire da domenica fuori casa contro il Parma. Un match che il tecnico vedrà dalla tribuna dopo la giornata di stop decisa dal giudice sportivo per proteste: “Vogliamo vincere le undici partite che ci restano. Non dovremo avere rimpianti”, ha detto.

Per Skriniar, dopo il rosso, tre giornate di stop.

Si può solo ripartire!

 

Sara Montanelli