Conte: pronto il rinnovo fino al 2017. Il tecnico rimarrà alla Juve? Venerdì il vertice in sede

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conteDopo il terzo trionfo alla guida della Juve, Conte potrebbe voler provare nuove avventure all’estero. Non so se rimango” è quanto detto al termine della partita contro l’Atalanta. Ma Marotta ha già blindato quello che non è solo il tecnico dei 3 scudetti consecutivi, ma anche il tecnico che porterà ancora nuove soddisfazioni, possibilmente europee. La  cocente doppia delusione in Europa,  probabilmente blinderà il tecnico bianconero ancora a Torino.  Le grandi d’Europa si guardano intorno e vogliono un tecnico vincente anche fuori dal proprio paese.

 E a questo punto sarà difficile che puntino su Conte. In casa Juve si sta discutendo di un possibile rinnovo fino al 2017. L’attuale contratto di Conte scade nel 2015 e probabilmente otterrà il rinnovo con qualche ritocco. E la garanzia di un mercato competitivo. Venerdì è previsto un vertice in sede.

Se resterà sarà solo per centrare l’obiettivo principale: la Champions League. Non solo per dimostrare che può essere il numero uno anche in Europa, ma anche per la società che ha creduto in lui e per i tifosi. Le motivazioni e le nuove avventure le può vivere restando nella sua “casa”, Torino.

Cosa potrebbe succedere se il tecnico neo campione d’Italia lasciasse la squadra?
 Il mercato delle panchine è movimentato: cambieranno tecnico il Barcellona, il Manchester United , il Manchester City, l’Arsenal. E restano le incognite Psg e Bayern Monaco. Nel caso in cui arrivasse un nuovo tecnico in casa Juve, cambierebbero gli schemi, la gestione dello spogliatoio e le tecniche di gioco. Potrebbe essere la volta buona per un trionfo anche in Europa? Sicuramente sì, ma potrebbe anche succedere il contrario.

Sicuramente sarebbe curioso vedere se i campioni d’Italia riusciranno a consolidare il loro titolo diventando anche campioni d’Europa. Tutto può succedere ma una cosa per adesso è certa: la Juve è tornata a essere la prima della classe. Almeno a casa sua. Le terre straniere sono ancora tutte da conquistare.

Barbara Roviello Ghiringhelli