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Conte e Fonseca, due facce di una stessa medaglia chiamata “infortuni”

Conte e Fonseca stanno affrontando l'emergenza infortuni delle proprie squadre in due modi completamente opposti, dalla polemica alla diplomazia

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Conte e Fonseca e quelle due facce di una medaglia 

Da che mondo e mondo il gioco del calcio è uno degli sport più belli ma è anche uno degli sport più soggetti ai famigerati infortuni.

Da alcuni anni a questa parte, tra campionato e le varie coppe (Europee e non), la mole di partite disputate dai calciatori è diventata eccessiva con una media di una partita ogni tre giorni soprattutto per chi affronta Champions League ed Europa League.

I carichi di lavoro sono raddoppiati e le partite così ravvicinate hanno creato il cosiddetto campanello d’allarme partendo inizialmente dai classici “affaticamenti muscolari” fino ad arrivare a vere e proprie lesioni muscolari e tendinee da precludere i giocatori anche per molto tempo.

Tra tutte le squadre impegnate nei doppi frangenti, quelle più colpite dagli infortuni sono senza dubbio Roma e Inter. Vuoi per la rosa corta a disposizione, vuoi per mancanza di ricambi nei vari ruoli, i due tecnici stanno affrontando in maniera differente i propri problemi di squadra.

conte
Conte e Fonseca alle prese con troppi infortuni

Da una parte Antonio Conte non ha avuto peli sulla lingua e dopo la sconfitta contro il Borussia Dortmund in Champions League ha dichiarato espressamente di non avere ricambi utili a sostituire i lungodegenti della sua rosa, sentendosi costretto a dover impiegare il giovanissimo Esposito a sostituzione di Alexis Sanchez che sarà out fino al prossimo anno.

Esposito, il gioiellino nerazzurro non si tocca!

Conte si è giocato l’asso nella manica: la rivelazione Stefano Sensi che con la sua agilità e qualità ha praticamente vinto da solo determinate partite.  Nel momento in cui l’allenatore gongolava per le sue eccellenti prestazioni, il centrocampista ha subito un infortunio e non si è ancora ristabilito.

Il tecnico non si è fatto impensierire, anzi in tono molto polemico ha rincarato la dose davanti alle telecamere ribadendo come non sia stato “accontentato” in estate quando gli erano stati promessi ulteriori innesti per evitare la situazione creatasi ora e invitando la dirigenza a parlare davanti alle telecamere di questo problema.

Al momento Conte sembra avere il dente avvelenatissimo e sta già preparando la letterina di Natale a Babbo Marotta che dovrà sopperire alle mancanze estive.

Foto: fc inter news

Non dimentichiamoci infatti del sogno Edin Dzeko, rincorso da Conte per l’intera estate e promesso sposo dell’Inter già da marzo, dopo una deludente stagione. L’epilogo però è stato completamente inaspettato con la permanenza dell’attaccante bosniaco a Roma e conseguente rinnovo del contratto.

E poi succede quello che non ti aspetti…Edin Dzeko rinnova con la Roma

Se c’è un allenatore che a ogni sconfitta o prestazione deludente si sfoga e lancia chiare frecciate alla sua dirigenza, dall’altra c’è un allenatore molto diplomatico.

Stiamo parlando di Paulo Fonseca, allenatore della Roma, letteralmente falcidiata dagli infortuni con un intero reparto fuori uso, il centrocampo.

La Roma si è ritrovata ad un certo punto a perdere la bellezza di due giocatori ad ogni partita e purtroppo nessuno è stato un infortunio di poco conto. Ogni giocatore vanta una media di almeno un mese di assenza fino a quello più grave accorso a Zappacosta con la rottura del crociato anteriore del ginocchio e che praticamente quasi lo riporta direttamente al Chelsea a Londra senza aver avuto la possibilità di dimostrare le sue qualità a Roma.

Roma e la maledizione degli innumerevoli infortuni a Trigoria

Fonseca è riuscito a inventare nuovi ruoli ai giocatori superstiti vista l’emergenza a centrocampo dopo il grave infortunio di Bryan Cristante che lo rivedremo in campo il prossimo anno. Ha avuto l’intuizione di avanzare Gianluca Mancini dal suo ruolo di difensore centrale affiancandolo a Jordan Veretout, unico centrocampista di ruolo rimasto.

Nelle sette partite dell’ultimo tour de forcing, Mancini è riuscito a districarsi bene e a dimostrare nuove qualità che gli hanno permesso di essere partecipe nella manovra d’attacco che ha portato ai vari gol della sua squadra.

Il mister ha rispolverato anche giocatori come Javier Pastore, calciatore considerato “finito” per i continui infortuni ma che sembra essere improvvisamente+ rigenerato con la cura Fonseca.
L’argentino ci ha tenuto a dichiarare che l’aiuto e soprattutto la grande fiducia del suo mister riposta in lui è stata la chiave principale del suo ottimo momento di forza.

Foto: Gazzetta.it

Il numero eccessivo di infortuni a Roma non è purtroppo una novità, considerando i 52 infortuni totali nell’intera stagione passata. In certi  momenti – infatti – Fonseca è sembrato quasi imbarazzato davanti alle continue domande relative a questo enorme problema.

Tuttora non ci si spiega quale strana “macumba” abbia colpito ancora una volta la squadra giallorossa. Il tecnico ha cercato in tutti i modi di capire con il Ds Petrachi quale fosse la reale causa. Hanno cambiato i campi di Trigoria sotto suggerimento del portoghese, staff medico e preparazione atletica senza però essere riusciti a svelare l’arcano.

Quello che sicuramente risalta agli occhi di tutti in una sorta di “mal comune, mezzo gaudio” è la netta differenza dei due allenatori di affrontare in maniera completamente opposta le rispettive emergenze infortuni.

Raffaella De Macina

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