Nel mondo del calcio la polemica la fa sempre da padrone.
Nell’ultima giornata di Serie A disputata, per la prima volta dopo tanto tempo, un presidente della Fiorentina si è presentato personalmente davanti alle telecamere per dissentire pesantemente sulle decisioni del VAR utilizzate nel corso della partita della sua squadra contro la Juventus, gli avversari di sempre.
Fino a qui può sembrare il solito sfogo del post partita: il rigore non c’era, l’arbitrato è stato pessimo, la Juventus non ha bisogno di questi aiuti per vincere, tutto questo è disgustoso…
In realtà questa volta la polemica è servita a far “resuscitare” il senso di appartenenza da parte della società e della squadra che ultimamente i fiorentini stavano perdendo.
Era da tanto tempo che un Presidente viola non esprimeva in prima persona un suo pensiero accorato dopo una sconfitta, e questo, Commisso, l’ha subito fatto dimenticare, alzando furbescamente il polverone di polemica, mettendo in evidenza che la Fiorentina non ci sta a passare sopra determinati episodi e decisioni durante la partita nè tantomeno a farsi trattare da “squadretta”.
Il suo intervento ha innescato nel tifoso un qualcosa che da un po’ si pensava oramai perso, ovvero l’orgoglio e l’appartenenza manifestati dai protagonisti.
Da quando Commisso è arrivato a Firenze ha subito messo in chiaro determinate cose e ambizioni: lo stadio di proprietà, la promessa poi di fatto mantenuta di portare a Firenze acquisti stellari (ad agosto Ribéry e a gennaio Cutrone, Kouamé, Duncan, Ambrabat e Igor), facendo rimanere l’idolo Chiesa -almeno fino a giugno-.
La polemica quindi, è stata mossa ad arte sfruttando l’onda del compiacimento generale per lanciare dei messaggi chiari: “Tranquilli tifosi, oggi contro la Juve abbiamo fatto un primo tempo da urlo, il secondo tempo abbiamo un po’ subito ma l’arbitraggio ci ha fatto un torto e su questo non transigo, lo devo dire a tutti, sarò la voce dei vostri pensieri…”
Così ha fatto e così il tifoso viola spera che faccia … perchè
Chi di polemica ferisce di polemica…rifiorisce.
Ilaria Ianni