Cinque nazioni, cinque scuole calcistiche: Haris Seferović, il bomber che non ti aspetti

Seferović, dopo una carriera giocata in cinque diversi campionati, si sta mettendo in luce come uno dei migliori centravanti di EURO 2020

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fonte immagine: profilo twitter ufficiale Euro 2020

Autore di due gol nella sfida che ha regalato alla Svizzera l’​accesso ai quarti di finale di Euro 2020 a discapito della Francia, Haris Seferovic, è l’eroe degli ottavi.

Ha sbloccato il risultato nel primo tempo con un grandissimo colpo di testa.
Poi il rigore sbagliato da Ricardo Rodriguez e prima la doppietta di Benzema poi il gol di Pogba sembravano aver chiuso i conti, ma ancora lui ha riaperto la gara con un altro colpo di testa prima del 3-3 di Gavranovic.

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fonte immagine: profilo twitter ufficiale Euro 2020

Nato il 22 febbraio 1992 a Sursee, nel Canton Lucerna, da genitori che alla fine degli anni ’80, migrarono da Sanski Most, nell’allora Jugoslavia (oggi Bosnia e Erzegovina) verso la Svizzera.

I primi calci al pallone li ha dati nel salotto di casa e i genitori, Mustafa e Sefika, compresero il suo talento e lo incoraggaiarono a giocare a calcio.

Iniziò nelle giovanili del FC Sursee e, dopo cinque anni passò al FC Luzern.

Rispetto ai suoi coetanei si è sempre distinto finchè viene osservato e poi acquistato, nel 2009, dal Grasshopper.

Nello stesso anno verrà anche convocato nella Nazionale U17 per disputare il Mondiale di categoria in NIgeria. Quell’esperienza si rivelò decisiva per l’attaccante diciassettenne che segnò il gol vittoria nella finale disputata contro i padroni di casa.

Fu un anno d’oro coronato con il premio di miglior giovane talento svizzero dell’anno.

Inevitabilmente Haris iniziò a ricevere offerte da molti club europei e così da Firenze ebbe inizio un lungo girovagare e un accumulare esperienze disparate.

In viola lo portò Pantaleo Corvino ma dopo una stagione alla Fiorentina venne ceduto in prestito agli svizzeri del Neuchâtel Xamax e ancora al Lecce salvo poi tornare in viola per la prima parte del campionato 2012-13 e terminare la stagione in prestito al Novara, in Serie B, dove segnò 10 gol in 18 partite.

Il suo potenziale rimase però inespresso nella sua parentesi italiana e così deciderà di cambiare aria.

Dall’Italia alla Spagna. Nel 2013 viene acquistato dalla Real Sociedad e maturerà anche un’esperienza in Champions League.

Dalla Spagna alla Germania. La carriera del bomber svizzero proseguirà all’Eintracht Francoforte.

Dalla Germania al Portogallo. Dopo tre stagioni in Bundesliga, Seferović passerà al Benfica. Qui torna a segnare con continuità risultando decisivo per la vittoria del campionato e per il percorso del Benfica in Europa League 2018-19.

L’attaccante chiude la stagione con 23 gol in 26 presenze in campionato, tra cui sei doppiette e il titolo di capocannoniere.

Si ripeterà anche nelle stagioni successive, soprattutto nell’ultima in cui è stato un protagonista importante laureandosi ancora capocannoniere del campionato portoghese a quota 18 reti.

Cinque nazioni, cinque scuole calcistiche, la punta della Svizzera è probabilmente uno dei migliori bomber presenti all’Europeo.

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fonte immagine: profilo twitter ufficialeSL Benfica

Dotato delle tipiche caratteristiche della prima punta, sin da giovane gli addetti ai lavori avevano visto in lui un grande talento che in Portogallo (54 gol in 3 anni) e a EURO 2020, si sta consacrando.

In un’intervista a Sky Sport Italia , Renato Buso, allenatore che ha trascorso del tempo con un attaccante svizzero alla Fiorentina, non è rimasto sorpreso dalla qualità che sta mostrando lo svizzero:

«Ho seguito da vicino la sua carriera. In Italia aveva già dimostrato un grande senso del gol, aveva bisogno di migliorare il suo gioco di testa e ci è riuscito. Il bis davanti alla Francia ha chiarito i dubbi che potrebbero esistere sotto questo aspetto. Ora pensi che sia una rivelazione? Niente di tutto questo, gioca bene da anni al Benfica ed è un nazionale per la Svizzera.»

Fiuto del gol, inserimenti, negli anni ha affinato le sue qualità e migliorato nel colpo di testa, anche grazie alle varie e diverse esperienze.

Non ha mai mollato e non ha mai smesso di crederci, ha sempre avuto un gran senso del lavoro e oggi si gode i titoli dei principali quotidiani sportivi d’Europa.