Donnarumma come Maldini e Baresi? Ecco i 5 motivi per cui deve restare al Milan
Era il 25 ottobre 2015 quando in un Milan-Sassuolo Sinisa Mihajlovic, all’epoca allenatore dei rossoneri, a rischio esonero dopo un trend deludente dovuto anche alle prestazioni di Diego Lopez, decide di far esordire un giovanissimo portiere di appena 16 anni e 8 mesi.
Questo ragazzino, che diventa il più giovane portiere a giocare in Serie A dal primo minuto, non era che una scommessa a sentire Galliani anche piuttosto avventata. Salvo poi pentirsene…
Già perché questo bel portierino oggi 22enne altri non è che Gianluigi Donnarumma, pilastro del Milan (con la casacca rossonera vanta oltre 240 presenze tra serie A ed Europa) e della Nazionale Italiana (non ancora maggiorenne ha debuttato nell’under 21).
Ma Gigio, originario di Castellammare di Stabia (Na), coccolato dai compagni e dagli allenatori che nel frattempo si sono avvicendati sulla panchina rossonera, ha anche un contratto in scadenza datato 30 giugno.
Cosa succederà? Ai tifosi non è dato saperlo.
Il futuro a Milanello è in bilico e quel ragazzo acquistato nel 2013 per “soli” 250.000 euro rischia di andar via abbagliato dall’ambiguo e incantevole canto delle sirene che affascina e turba il portierone e soprattutto Raiola.
La meta più gettonata – da degno erede di Buffon – sarebbe la Juventus.
La dimensione ideale, secondo alcuni, per prenderne le redini e consacrarsi nell’Olimpo dei portieri italiani più forti di tutti i tempi.
Ma noi amiamo le favole. Quelle romantiche, fatte di bandiere e perciò vi elenchiamo i 5 motivi per cui Donnarumma non deve lasciare il Milan.
1. Soldi. Ovviamente la domanda principale che riguarda ogni calciatore è: quanto guadagna? Attualmente siamo sui 6 milioni di euro, ed è il secondo giocatore più pagato della squadra (dopo Ibrahimovic, fresco di rinnovo fino al 2022). In caso di rinnovo ne guadagnerebbe 8 per 2 anni, anche se Raiola ne voleva addirittura 12. Alla finestra c’è la Juventus, con Szczesny che guadagna 7 milioni, ma vista la situazione pandemica, è difficile che un club possa offrire così tanti soldi per il portiere polacco, anche perché l’anno scorso ha rinnovato fino al 2024.
2. Champions. Archiviata la SuperLeague, attualmente il Milan si trova in difficoltà per la corsa in Champions League. Se dovesse andare bene, tornerebbe nell’Europa “che conta”, dando maggiore visibilità rispetto all’Europa League. Inoltre, l’ultima volta in cui i rossoneri parteciparono alla più grande competizione europea fu nel 2014, con Seedorf allenatore. Per Gigio quindi sarebbe la prima volta in Champions. E quale soddisfazione più grande, se non quella di disputarla proprio con la casacca milanista?
3. Sostituto. Nel caso in cui dovesse lasciare la squadra milanese, la domanda sorgerebbe spontanea: chi lo sostituirebbe? Ci sarebbe il fratello Antonio, attuale terzo portiere del Milan, ma meno talentuoso di Gigio. E poi non è detto che se Gigio abbandonasse, lui resterebbe. Tatarusanu, il secondo portiere, di anni ne ha 35, quindi non più “giovanissimo” e conta poche presenze con i rossoneri. In Italia però di portieri ce ne sono tanti, come Perin, Cragno, Sirigu, Gollini. Ma chi di loro verrebbe al Milan? Le loro attuali squadre li lascerebbero andare? E poi una cosa è certa, non sono Gigio Donnarumma.
4. Capitano/Bandiera. Romagnoli è l’attuale capitano del Milan, ma il suo contratto scadrà nel 2022, e si vocifera già di un suo possibile trasferimento in Inghilterra o in Spagna, quindi nel caso in cui parta il difensore rossonero, Gigio sarebbe a tutti gli effetti il capitano, diventandone la bandiera, un po’ come Maldini (papà e figlio), Baresi, Rivera, Gattuso. Molti tifosi vedono il giovane portiere come il capitan futuro della squadra rossonera.
5. Squadra del cuore. Sembra una motivazione di poco conto, ma Gigio raccontava che la sua squadra del cuore è sempre stata il Milan, quindi, dobbiamo riassumere che se il suo cuore è sempre stato rossonero ha un buon motivo per restare. No?
Di motivi ce ne sarebbero tanti altri, anche perchè Donnarumma resta sempre un portiere giovane, con ancora tanta strada da fare. Nell’attesa di scoprire cosa succederà noi speriamo di vederlo con la casacca rossonera per tanti anni ancora.
Perché i soldi non potranno mai sostituire l’anima. E quella rimarrebbe sempre rossonera.
Jessica Boffelli