Dopo la prima partita, l’Italia è attesa al varco dallo spauracchio Spagna. Gli Azzurri devono alzare l’asticella e fare uno sforzo in più ma soprattutto non devono mai rinunciare a Nicolò Barella. Il centrocampista sardo, in dubbio fino all’ultimo a causa di un affaticamento muscolare, ha dimostrato contro l’Albania di essere un leader, il vero leader dell’Italia di Spalletti. Ecco 5 buoni motivi per cui il 28enne è indispensabile per l’Italia.

 

 

 

1. È l’uomo totale dell’Italia

Regista e trascinatore totale, difensore ma anche bomber, ma non solo. Tanta corsa, tanta lotta e tante occasioni create. Barella è una colonna della formazione di Inzaghi, ma è un elemento imprescindibile anche della Nazionale.

Il 28enne sardo è l’uomo totale della formazione azzurra e, grazie al suo destro al volo che è valso all’Italia il 2-1 contro l’Albania, ha tagliato anche un nuovo traguardo. Il centrocampista, che è il miglior marcatore della rosa azzurra portata dal ct toscano agli Europei, ha raggiunto la doppia cifra: dieci, infatti, le sue marcature in azzurro. Nicolò raggiunge così Gianfranco Zola e supera Francesco Totti, che si era fermato a nove. 

2. Qualità tecniche 

Quando la palla passa dai suoi piedi, capita sempre qualcosa di buono. Centrocampista versatile, in grado di occupare tutte le posizioni di un centrocampo: può essere impiegato come mediano di rottura davanti alla difesa, mezz’ala sull’altezza dei due esterni e anche come trequartista.

Nicolò è in grado di fare molto bene entrambe le fasi, ha visione di gioco, ma spicca anche per dinamismo e doti atletiche. Come se non bastasse, è dotato di un buon tiro dalla distanza. È l’uomo totale, sa fare tutto ed è il leader della squadra.

 

3. Leadership

Decisivo, campione vero, leader. Rischiava di non esserci e invece, alla prima occasione, ha segnato il gol della rimonta…e che gol. Barella è veloce, brillante, ambizioso e sa sempre cosa fare. Un giocatore sicuramente molto più completo e maturo di quello di Euro 2021.

Nicolò è gioia per i tifosi, terrore per gli avversari e certezza per i compagni di squadra: il vero comandante e trascinatore di questa Italia.

4. Margini di miglioramento 

Uomo totale e in crescita, come assicurato anche da Marotta: “Sta crescendo di partita in partita, ha dalla sua la spensieratezza della gioventù, ma soprattutto sta crescendo perché sta facendo esperienze di altissimo livello internazionale. Diventerà ancora più bravo”. Barella è tra i grandi d’Europa, ma può ancora migliorare attraverso l’esperienza, i compagni di squadra e gli allenatori. 

5. “Sputerò sangue”

E sì, le parole si sa lasciano il tempo che trovano… Ma sentirle dire e sentirsele dire fa sempre un certo effetto:

Sputerò sangue per questa maglia e per questi ragazzi.

 

“La squadra può fare a meno di chiunque”, dice Spalletti. Ma siamo sicuri che possa fare a meno di Barella?