La classifica del Chievo parla chiaro: meno un punto – a causa dei tre di penalizzazione da scontare nella corrente stagione, a seguito del caso sulle plusvalenze fittizie di cui è stato protagonista – e soprattutto in ragione di due soli pareggi collezionati in sette gare disputate fino ad oggi, l’ultimo risalente al 16 settembre.
Se l’estate si è rivelata bollente per la squadra veronese e non per il caldo, l’attuale stagione si sta presentando forse ancor peggio. I punti scarseggiano, gli infortunati sono anche troppi.
Oggi i clivensi sono a Milano e a San Siro se la vedranno sul campo con il Milan, un avversario forte, che lo diventa maggiormente in vista delle assenze pesanti in gialloblu. In difesa niente Tomovic, uomo d’esperienza per il reparto arretrato e il lungo degente Cesar. A centrocampo, Obi ha accusato un problema al ginocchio ma è stato convocato per la trasferta – da monitorare le sue condizioni – e in attacco niente Giaccherini e Djordjevic. Se l’ex laziale ancora ha lasciato inespresso il proprio valore in questa avventura veronese, l’esterno offensivo italiano è un punto di riferimento per la fase realizzativa e per D’Anna. Probabilmente il più importante.
Domenica alla Scala del calcio il Chievo non si giocherà solamente i punti, ma anche la permanenza del tecnico che, se fino a questo momento è stato soggetto a conferme da parte della società, in caso di un K.O. o risultato negativo potrebbe dover preparar le valigie. Sul web, neanche a dirlo, già incalza il toto nome sul possibile successore in caso di esonero: dal ritorno di Iachini all’esordio di Ventura.
Il tecnico di Ascoli Piceno ha concluso la sua ultima esperienza alla guida del Sassuolo, una avventura durata solamente 25 partite e succeduta a quella, negativa, ad Udine quando il mister fu esonerato dopo 8 match. In carriera Beppe si è seduto sulla panchina di numerose società: dal Venezia al Cesena, poi Vincenza, Piacenza, Brescia, Samp, Siena e Palermo. Ma nella sua storia calcistica ha guidato anche il Chievo: 55 partite, una stagione piena e solo tre mesi della seconda, conclusosi con un esonero il 4 novembre di dieci anni fa.
Ventura, ancora sotto i riflettori per la mancata qualificazione dell’Italia, con lui ct, all’ultimo campionato mondiale, sarebbe alla prima panchina clivense. In comune con Iachini, Ventura ha l’esperienza a Venezia, Samp e Udine, alle quale si aggiungono, tra le più note, le due panchine a Cagliari, Verona, Pisa, Bari e le 217 partite a Torino in cinque stagioni.
Sul possibile futuro si interrogano gli utenti mentre i tifosi pensano al presente: una vittoria, tre punti vitali, possono aiutare l’ambiente a stringersi attorno alla squadra e all’allenatore, per provare a compiere una scalata che ad oggi risulterebbe ancora possibile?
Le penultime in classifica si presentano con sei punti: mettersi in scia adesso si può, ma nel calcio il tempo, si sa, non è amico.
Chiara Vernini