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Chi sarà degno del bramato terzo posto? Da Napoli-Atalanta a Inter-Roma: è duello dal sapore d’Europa

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Concluso il capitolo Europa, almeno per ora, è tempo di tornare ai campi da gioco nostrani: Toccherà agli azzurri di Sarri, ospitanti i nerazzurri di Gasperini, inaugurare la 26’ giornata nell’anticipo di oggi pomeriggio delle 18.00. La vittoria dei partenopei sui gialloblù è solo l’ultima delle tappe nella (rin)corsa se non al titolo, del secondo posto; evitare il saccheggio del San Paolo è più prioritario di quanto si pensi e non solo per la continuità ma, per preservare il gap con le inseguitrici accanite, tra cui l’Atalanta, del tanto appetibile terzo posto.

A seguire gli acerrimi rivali, se non nemici veri e propri e non solo in fatto di classifica. Sebbene la vecchia signora vanti nove punti di distacco dal Napoli che, quasi invano, continua a sperare in un fatidico crollo della zebra e un possibile riacciuffo per la coda, non intende lasciare spiragli di speranza e come Attila rade al suolo ogni ostacolo si pari davanti. Alle 20.45 toccherà all’Empoli affrontare a Torino i campioni d’Italia.
Domenica i primi a scendere in campo saranno i blucerchiati ospiti al Barbera nel lunch-match delle 12.30; affronteranno i rosanero terzultimi in classifica ad un solo punto di vantaggio sul Crotone e distanti otto punti dall’Empoli, quartultima e attualmente salva.
Alle 15.00 Lazio-Udinese, Crotone-Cagliari, Sassuolo-Milan, Chievo-Pescara e Genoa-Bologna.
I biancocelesti dopo l’assedio al Pescara, il pareggio con i rossoneri e la vittoria ad Empoli, hanno accorciato le distanze sui nerazzurri di Milano e di Bergamo e distante un solo punto proverà ad approfittare degli ostici match in cui si imbatteranno sia Atalanta che Inter per innescare la marcia di sorpasso ma, per farlo, sarà necessario battere i bianconeri friulani i quali, dopo la vittoria sui rossoneri hanno rimediato solo un pareggio con il Chievo e due sconfitte consecutive  contro Fiorentina e Sassuolo.
I neroverdi pare abbiano ingranato una marcia diversa rispetto alla prima parte di stagione lontana anni luce dal rendimento della stagione precedente, inaugurando il girone di ritorno con un andamento più rincuorante nonostante le due sconfitte casalinghe contro Juve e Chievo. Memori della partita del girone d’andata, ospiteranno i rossoneri che al contrario rispetto al girone d’andata hanno rallentato ritmi e risultati.
Il Chievo sconfitto per 3-1 in casa dai partenopei affronterà il Pescara fanalino di coda della classifica ma con una nuova ondata di rinnovamento ed entusiasmo determinata dall’arrivo di Zeman da subito incisivo.
L’arrivo di mister Zeman ha inciso ai danni dei geonani, sconfitta per 5-0 inflitta dai sardi soltanto l’ultima di una lunga sfilza; i rossoblù non trovano la vittoria dal 22 novembre in cui trionfarono sulla Juventus in casa. Da rossoblù a rossoblù ospiteranno il Bologna che li precede in classifica con un vantaggio di due punti; anche dal fronte romagnolo la vittoria manca da un po’.
Sebbene le Serie A ci fornisca un ampio e variegato calendario, il vero grande appuntamento di questa 26’ giornata è il posticipo di domenica delle 20.45; a scendere in campo saranno Inter e Roma: Una alla convulsa rincorsa del – quasi implausibile – terzo posto, l’altra alla disperata e ancor più implausibile rincorsa al titolo. Quest’ultima distante sette punti dalla capolista, vanta un vantaggio – da serbare a tutti costi – di due punti sul Napoli. I nerazzurri privati del loro pilastro difensivo Miranda vedranno tornare in campo il capitano Icardi dopo la squalifica rimediata a Torino.
Il week end calcistico si protrarrà di 24 ore e a concluderlo saranno Fiorentina e Torino lunedì sera alle 20.45. I viola sconfitti dal Milan in campionato e beffeggiati dal Borussia M’Gladbach e fatti fuori dall’Europa League, a +5 dal Toro, seguono il Milan con uno svantaggio di 4 punti. Il Torino, dopo la brutta trasferta all’Olimpico e ad un solo punto sulla Samp, vorrebbe dal canto suo non perdere ulteriore terreno sebbene Mihajlovic la trasferta al Franchi non sia un’impresa semplice.
Egle Patané

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