Che ne sarà del Capitano?

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Da mesi si rumoreggia intorno al possibile, o meno, rinnovo del contratto del capitano giallorosso Francesco Totti da parte del presidente Pallotta.

Lo stesso capitano aveva annunciato in passato di voler giocare fino ai quarant’anni, ovvero fino a tre mesi dopo l’attuale scadenza, segnata per giugno 2016.

Nelle ultime ore, da Sky, sono giunte le notizie riguardanti il probabile inserimento del futuro ex capitano giallorosso tra le file della dirigenza. Come lui altri grandi del calcio, raggiunta la soglia dell’età pensionabile, per molti di noi invidiabile per altri oltremodo terrificante, sono passati dalla divisa al completo, portando avanti la propria personale relazione col mondo del calcio, senza soffrire della sindrome dell’abbandono che spesso colpisce chi come loro ha dovuto dire addio alla propria vita in campo.

Molti degli ex giocatori reinventatisi dirigenti e/o allenatori non hanno avuto, né dato, le stesse soddisfazioni fuori dal campo, mentre alcuni di loro sono riusciti a distinguersi dietro le scrivanie e sulle panchine. Tra questi ultimi calciomercato.com, tempo fa, stilava una classifica che vedeva primo fra tutti Giampiero Boniperti, ex calciatore e poi allenatore della Juventus, seguito da Karl-Heinz Rummenigge, dapprima calciatore di Inter, Bayern-Monaco e Servette, poi dirigente per il Bayern-Monaco, a scendere Leonardo, Roberto Bettega, Gabriele Oriali, Ariedo Braida, Marco Branca, Sandro Mazzola, Franco Baresi e Gianni Rivera. Quest’ultimo, però, da Pallone d’Oro del ’69 non si dimostrò altrettanto capace fuori dal campo. Nel periodo della sua vicepresidenza rossonera, dal ’79 al ’87, fu protagonista del periodo peggiore per la società che dovette affrontare ben due retrocessioni, di cui solo la prima per cause esterne quali il calcio scommesse.

In tempi più recenti, uno degli ultimi ad aver scalato la suddetta piramide sociale è stato l’ex capitano dell’Inter Javier Zanetti, ora vice presidente della società nerazzurra.

Il prossimo anno occhi puntati sul Pupone e sulle sue capacità manageriali, se così deve essere.

 

Valentina De Santis