Che Adams: dall’Inghilterra alla Scozia per il grande salto

Ha giocato nell'Inghilterra U20 e per la prima volta veste la maglia della Scozia: a EURO 2020 vuole confermare l'esplosione avuta al Southampton

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fonte immagine: profilo twitter @SFCDell_ivery

Oggi è il perno della Nazionale scozzese…
…pensare che, in un primo momento aveva preferito l’Inghilterra…

Che Adams, nato a Leicester il 13 luglio 1996, oggi è l’uomo simbolo e il talento della nazionale guidata da Steve Clark in virtù dei nonni scozzesi (potrebbe persino rivendicare la cittadinanza di Antigua, luogo di nascita del padre) ed è solo l’ultimo dei tanti giocatori che hanno scelto la Scozia nonostante il legame con l’Inghilterra. 

C’è da dire, però, che annovera presenze nell’Inghilterra U20 poichè in passato aveva preferito i Tre Leoni alla Tartan Army. 

che adams
fonte immagine: profilo twitter uff del calciatore

Il suo modello? La madre, Frances, che ha cresciuto lui e i suoi tre fratelli maggiori. Mi portava in giro per il paese a giocare a calcio tutto il tempo, in alcuni giorni si rompeva in macchina”, dice Adams. “Lei mi ha reso la persona che sono oggi”.

E, proprio la madre gli ha dato un nome così eccentrico, in onore a Che Guevara: “… era nelle notizie nel periodo in cui sono nato … A mia madre piaceva molto il nome”.

Per Ché Zach Everton Fred Adams il calcio è stato una passione forte che, soprattutto durante l’adolescenza, lo ha aiutato a stare alla larga da compagnie sbagliate e a comportarsi in modo disciplinato.

Ma la sua storia non è stata in discesa, tutt’altro, soprattutto agli inizi.
Tanti i provini e le porte in faccia ricevute dal Leicester City, il club della sua città natale e del quale è tifoso.

“Il Leicester era la squadra più vicina a noi,
quindi è sempre stato un sogno giocare per loro.”

A 14 anni viene scartato, dopo sette anni, dal Coventry City.

In piena adolescenza e dopo molte bocciature, era tentato a mollare ma la sua famiglia è stata fondamentale nel motivarlo a continuare a credere nel suo sogno.

Dopo un periodo a Oadby, la sua salvezza arriva all’Ilkeston, club del Derbyshire che giocava in settima divisione.

Ogni giorno, da casa sua a Leicester, prendeva un treno mattutino per Derby seguito da un lungo viaggio in autobus finchè, a 16 anni decide di trasferirsi lì.

Aveva modo di allenarsi a tempo pieno e seguiva anche un corso universitario di livello 3 BTec in studi sportivi.

“Ci allenavamo la mattina, pranzavamo – dovevamo andare a piedi al Tesco o qualcosa del genere – e poi tornavamo per l’istruzione: il college andava bene. Quando mi sono trasferito ho affrontato per la prima volta i sacrifici che devi fare per essere al top”.

Molti club iniziano a inviare scout a guardarlo finchè, nel novembre 2014, Nigel Clough paga £ 135.000 per portarlo allo Sheffield United.

Da allora il valore di Adams è salito alle stelle.

Con i i Blades resterà tre stagioni poi passerà al Birmingham.
In tre stagioni realizza 38 gol che gli valgono l’interesse del Southampton che lo acquista per una cifra superiore ai 16 milioni di euro e portano alle casse del club di Championship un profitto sui 2 milioni di sterline.

Adams era corteggiato da Everton, West Ham e Burnley, e avrebbe potuto ottenere più soldi altrove, ma alla base della sua scelta di passare al Southampton c’è la grande attenzione riservata dal club allo sviluppo dei giovani: «Sono in un club enorme, basta vedere quanti giovani talenti sono riusciti ad affermarsi partendo da questa squadra. Volevo far parte di questo progetto».

Nessun problema di ambientamento per il Che.
Complice Ralph Hasenhüttl, il Southampton sembra essere stata la soluzione ideale. L’allenatore, ossessionato dalla velocità e dalla forza, dal pressing alto e dall’intelligenza, esalta le sue qualità.

“Io e il tecnico abbiamo fatto una chiacchierata, mi ha detto come voleva giocare e ho pensato che sarebbe stato perfetto per me. Vuole costruire qualcosa, ottenere cose buone, ed è qualcosa di cui volevo far parte.”.

Oggi, Adams, con le sue abilità da incursore e realizzatore, risulta essere uno dei migliori giocatori del Southampton. 

Ma non solo…. pur essendo alto appena 175 cm, risulta forte nei duelli aerei e bravo a proteggere palla, inoltre, sta affinando anche il suo fiuto per il gol.

Possedendo tutti gli strumenti per diventare un giorno un attaccante d’élite della Premier League, Steve Clarke, appena ha saputo che l’attaccante era interessato a scegliere la Scozia,  ha pensato bene di non farselo sfuggire:

“È maturato molto, ha giocato tantissime partite, è arrivato in Premier League e ha fatto molto bene… ho ricevuto un piccolo suggerimento che mi avvisava che Adams fosse interessato a scegliere la Scozia come sua nuova nazionale. Per fortuna, dopo un paio di conversazioni, è venuto dalla nostra parte“.

Determinato a migliorare ogni suo aspetto, se riuscirà a trovare continuità di rendimento, il 24enne è destinato a una carriera brillante, magari iniziando sfruttando al meglio la vetrina europea.