Champions League: Roma, serve una notte da lupi

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Martedì sera la Roma ha un appuntamento decisivo con il proprio destino in Champions:  la sfida contro il Qarabag.

Novanta minuti che scandiscono il tempo di un passaggio del turno che è  ad un passo ma,  per essere padroni del proprio futuro  senza  dover  attendere i risultati dall’altro campo dove si giocherà il match tra Chelsea ed Atletico Madrid, serve una vittoria. 

 In questo momento i giallorossi sono secondi nel proprio girone e  in caso di  sconfitta o  pareggio  degli uomini di Simeone, avrebbero a loro disposizione anche un altro risultato utile.  Non solo. Infatti, tre punti con annessa una eventuale sconfitta di Conte e i suoi, potrebbe attribuire ai romanisti anche il primato del girone, qualificandosi come primi e avendo una possibile migliore sorte ai sorteggi per gli ottavi, in quella che sarà la scelta dell’avversario. Il calcio, però, insegna che i conti non vanno mai fatti prima del fischio d’inizio, ma solo dopo il triplice fischio e così la formazione capitolina deve considerare la partita di domani come quella della vita.

Di Francesco manderà in campo gli uomini più in forma del momento, perché come dimostrato fino a qui, non possiamo parlare di undici titolari, ma di un gruppo che deve sempre farsi trovare pronto. Certo è che vi saranno delle rotazioni rispetto ad alcuni giocatori scesi in campo all’Olimpico contro la Spal. Quasi certa la presenza in campo del capitano De Rossi, il quale non sarà disponibile in campionato ancora per un altro turno a causa del l’espulsione rimediata contro il Genoa. Chiunque sarà chiamato a giocare dovrà affrontare il Qarabag come se fosse il Barcellona di Baku.

Di fatti, il team ospite  ha dimostrato contro l’Atletico di poter essere un ostacolo non semplice da superare, avendo bloccato per due volte gli spagnoli negli incontri diretti che li hanno visti affrontare. Anche la Roma, nella sfida in traferta contro il Qarabag, pur avendo portato a casa i punti, non ha brillato ed è proprio da lì che deve motivarsi. Il passaggio del turno, in un girone con due big europee come Chelsea ed Atletico Madrid, non soltanto significherebbe un’entrata di milioni di euro non indifferente da utilizzare per rinforzare la squadra, magari a gennaio nel mercato invernale, ma anche un carica motivazionale non di certo scontata.

 La carica dello stadio  è assicurata,  con la curva sud e la tribuna Tevere parterre esaurite da giorni ormai.La cornice sembra essere quella giusta e richiesta  dall’occasione, adesso non resta che trasformare quella di domani sera in una notte da lupi.

Chiara Vernini