Champions League, Roma: questo Chelsea parla italiano

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È un Chelsea stellare ma anche per molti aspetti italiano, quello che domani sera la Roma si troverà di fronte allo Stamford Bridge

Tanti campioni che hanno conquistato o stanno conquistando la Premier League e il pubblico calcistico inglese ma che, ancora prima di sbarcare in Gran Bretagna, hanno ammaliato i tifosi nostrani.

A cominciare dal conduttore di questo gruppo, Antonio Conte. Non ci sono presentazioni che  tengano per fotografare l’operato che il tecnico dei blues ha messo in atto in Italia. Se si dovesse rappresentare tutto quanto con uno scatto, probabilmente andrebbe sviluppata l’immagine di un vincente, di un mister che non molla mai: oltre agli scudetti portati nella bacheca juventina grazie a lui, da sottolineare e non dimenticare l’Europeo che con lui alla guida, ha visto l’Italia, la stessa che oggi dovrà giocarsi i play off per accedere al mondiale in Russia, vincere contro la Spagna e volare ai quarti.

Il Bell ‘Antonio pugliese ha voluto fortemente nella sua nuova squadra, un altro Antonio, di nazionalità tedesca, e soprattutto un ex conoscenza romanista, Rudiger. I pronostici lo vedono partire dalla panchina, ma dalle parti di Trigoria, conoscono bene il centrale difensivo e l’influenza che questo può apportare durante un match. Proprio a Roma è cresciuto ed ha rafforzato e perfezionato le sue doti difensive, questa volta se dovesse giocare, si troverà a marcare gli stessi che fino ad agosto erano i suoi compagni e che fino a domani, non avrà più affrontato soltanto in allenamento.

Pronto a diventare un pupillo dei tifosi del Chelsea è la new entry italianissima, Zappacosta. Arrivato in estate   accompagnato da uno scetticismo di fondo, sta facendo ricredere tutti e ha già dimostrato in Champions di saper fare la differenza, realizzando, al suo esordio, un gol, precisamente il centesimo di un italiano nella competizione europea, mozzafiato.

Compagno di reparto e anche lui ex militante della Serie A è Marcos Alonso. Divenuto una certezza del gioco di Conte, conosce bene la Roma, affrontata più volte ai tempi in cui vestiva la maglia della fiorentina. Le sue incursioni sulla fascia sono sempre in grado di creare pericolo per le avversarie, così come i suoi croos.Partito ma mai dimenticato in Italia, sopratutto dal popolo bianconero, Morata, dopo le voci che lo volevano nuovamente nel nostri campionato ha preferito ritornare da un suo papà calcistico, Conte. Spagnolo alla nascita, può considerarsi  italianizzato anche a seguito del matrimonio con la bella Alice Campello.

Dunque, la Roma è avvisata: questo Chelsea parlerà pure inglese ma conosce bene anche l’italiano.

Chiara Vernini