Un pari che mette tutti d’accordo. Non si può dire che Juve-Atletico Madrid ci abbia lasciato col fiato sospeso o ci abbia regalato grandi emozioni, ma alla fine quello che conta è il finale: Atletico e Juve agli ottavi e pensiero in meno per la squadra bianconera che centra il primo obiettivo della stagione e mette a tacere dubbi e timori del recente passato europeo.
C’è chi lo chiama biscotto, c’è chi lo chiama match equilibrato. Ciò che è certo è che la gara si è rivelata da subito molto piacevole e intensa mettendo in luce le grandi qualità delle due squadre. Da una parte la Juventus, solida e precisa nonostante la leggera timidezza in attacco e dall’altra i colchoneros, pronti a mettere in mostra tutta la loro bravura in difesa lasciando poco spazio all’iniziativa dei padroni di casa.
La Juventus, con il suo 4-3-2-1 e la coppia Llorente-Tevez in attacco, prova poche volte ad impensierire la squadra ospite. Prima con due punizioni di Pirlo poco fortunate e poi con qualche incursione di Tevez spenta immediatamente dagli avversari. Ma il messaggio del “cholo” Simeone e dei suoi ragazzi è da subito chiarissimo: di qui non si passa. I colchoneros continuano a mantenere il baricentro alto e a non lasciare spazio all’iniziativa bianconera annientando tra l’altro qualsiasi tipo di palla inattiva nella propria area, nonostante la Juve di ottimi saltatori ne abbia da vendere. Chiellini e Llorente su tutti.
Ma c’è tempo anche per qualche lampo nell’area dei padroni di casa, con Koke che vola in porta liberato da un errore di Bonucci e fermato solo dai guantoni di Buffon e Suarez che ci riprova con caparbietà fermato anche lui dal numero uno bianconero.
Nella ripresa, ancora brivido per Buffon che vede il tiro di Gabi sfiorare l’esterno del palo ed evitare il disastro per la propria squadra. Sarà l’ultimo sospiro di sollievo tirato dalla Vecchia Signora, che regalerà le ultime affievolite emozioni della partita prima con un bel sinistro di Vidal e poi con Pogba da fuori area.
Finisce così, con il mancato raggiungimento del primo posto nel girone da parte dei bianconeri ma con la consapevolezza che contro una squadra così intelligente tatticamente ed estremamente preparata un risultato simile non sia proprio da buttare. D’altronde, l’obiettivo più importante di Max Allegri è stato centrato: il passaggio del turno mette l’accento su un inizio di stagione che per molto tempo si era perso tra i paragoni con il passato e con la Juve di Conte e che invece aveva decisamente bisogno di realizzarsi in qualcosa di più concreto e soddisfacente per il nuovo corso bianconero.
Claudia Rosco