Hanno tutti tirato un sospiro di sollievo, ieri sera, al termine del match di Champions tra il Bayern Monaco e la Roma all’Allianz arena, conclusosi 2-0 in favore dei rossoblu di Guardiola. Un abisso tra l’incontro di ieri sera e quello di andata di due settimane fa, che come tutti ricordiamo è terminato con un imbarazzante 7-1 per il Bayern, e che tutti hanno cercato di analizzare, da ogni punto di vista, per capire come sia mai potuta capitare una cosa del genere a una Roma che dall’inizio del campionato ha fatto molto più che ben sperare.
Garcia ci aveva presentato una squadra di un livello decisamente superiore, preparata anche ad affrontare i grandi dell’Europa. Poi, a un certo punto, colpa dei numerosi infortuni che ancora gravano sui sopravvissuti, la squadra ha subìto un calo improvviso al quale va anche sommata la delusione data dai recenti insuccessi. Ma ieri sera la Roma ha ridato speranza ai suoi tifosi, e l’ha data soprattutto a se stessa.
L’1-7 di andata si è trasformato in un dignitosissimo 2-0 in casa avversaria. Lo stesso De Rossi a fine partita ha ammesso l’evidente superiorità della squadra di Guardiola, una squadra più forte nella tecnica e nelle prestazioni fisiche, ma soprattutto una squadra abituata a giocare un calcio internazionale, fatto di velocità e sincronizzazione dei giocatori, un livello al quale l’intero calcio italiano non sembra ancora affacciarsi.
Non contano la bravura del singolo, la velocità o la potenza di ciascuno dei giocatori se questi non riescono a coordinarsi. Abbiamo visto poche fortunate azioni che la Roma è riuscita a concludere davanti la porta di Neuer, senza oltrepassarlo naturalmente. Garcia stesso lo ha definito il miglior portiere al mondo, mentre abbiamo visto un Bayern instancabile pronto a cogliere ogni minimo errore dell’avversario per ripartire immediatamente in contropiede, senza confusione e intoppi, e a una velocità che si potrebbe definire sovrumana, con giocatori che corrono a tutto campo per l’intero match.
Stavolta, però, i giocatori della Roma non si sono fatti trovare impreparati e hanno puntato su una solida difesa, che ha contrastato con grande abilità la maggior parte degli attacchi rossoblu, nonostante la costante presenza degli avversari nella propria metà campo.
Sì, la Roma di Garcia c’è, ha solo bisogno di recuperare gli appestati e di far recuperare a qualcuno un po’ di fiato, ma seppure non avesse la stoffa per battere le più internazionali in Champions (è comunque seconda nel girone insieme al CSKA, che ha battuto il Manchester City ieri sera all’Etihad Stadium per 2-1) sappiamo che può puntare decisamente molto in alto nel campionato italiano, pur lento, antiquato e scoordinato che sia.
Non ci sorprende infine la sportività dei tifosi del Bayern, che hanno esposto sugli spalti uno striscione per Stefano e Cristian, i due tifosi della Roma morti tragicamente in un incidente stradale proprio dopo il match di andata all’Olimpico.
È ora per la Roma di pensare al prossimo incontro a Torino, per il quale ieri Garcia ha risparmiato qualcuno dei suoi, tra i quali Totti e De Sanctis, fondamentali nel campionato italiano.
Valentina De Santis