Champions, le grandi ingranano la quinta

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Finalmente è tornata l’Europa delle grandi. Al via della nuova stagione di Champions League, nulla di nuovo sotto il sole: il suono della musica più amata negli stadi ha caricato le pretendenti al titolo, pronte a dare bella mostra di sè al debutto della rinnovata competizione.

Tutto facile per il ritorno tra i big del Chelsea  di Antonio Conte, a segno per ben sei volte contro il Qarabag e con il neo acquisto Zappacosta subito protagonista in positivo; ha segnato la bellissima rete del 2-0 e insieme al suo allenatore mette un piccolo marchio italiano sulla spiccata vittoria: “In realtà volevo crossare, poi ho visto la palla finire dentro”, dichiara con sincerità l’ex granata. Goleada anche per il  nuovo Paris Saint Germain, che travolge in terra britannica il Celtic e manda in gol i suoi costosissimi gioielli Neymar e Mbappé, oltre al solito Cavani che si concede una doppietta.

Serata di sorrisi ancora per Mourinho e il Manchester United, vittorioso in casa contro il Basilea. Dopo solo un quarto d’ora Paul Pogba si infortuna e lascia il posto a Fellaini, che apre le marcature: la partita si conclude 3-0 per gli inglesi senza faticare più di tanto. Il Bayern Monaco sistema l’Anderlecht con un calcio di rigore (e superiorità numerica per rosso a Kums) realizzato dopo undici minuti da Lewandowskie i gol di Thiago Alcantara e Kimmich nel secondo tempo: 3-0 e tre punti per i tedeschi di Carletto Ancelotti, un risultato rotondo che però copre le tante magagne arbitrali dell’italiano Tagliavento.

Pratica agevole infine per i Campioni d’Europa in carica: il Real Madrid addomestica l’Apoel Nicosia in scioltezza con tre reti, di cui due dell’inesauribile Cristiano Ronaldo. Nessun particolare sforzo né inutile dispendio di energie per i blancos che ormai conoscono questa competizione meglio del contenuto delle loro tasche.

Un ottimo rientro delle inglesi, dunque, visto che all’appello ha risposto anche il Manchester City; deludente, al contrario, la partenza delle tre italiane, di cui soltanto la Roma guadagna un pareggio. Siamo appena alla prima giornata e nei gironi può succedere di tutto: non dimentichiamo che lo scorso anno Real, Bayern e Barcellona ottennero tutte il secondo posto. Eppure, nonostante la potenza assoluta dei madrileni, abbiamo l’impressione che in questa stagione niente sia scontato, che tutto sarà ancor più altalenante e imprevedibile.

Come si dice, allora: buona la prima. Per molte, ma non per tutte. Il cammino è lungo e pieno di piccole, grandi insidie. Ma questo è, e sarà sempre, il bello della Champions: uno spettacolo di grandi stelle, sotto le stelle.

Daniela Russo