Il mercato in casa Juventus di questa estate è stato a dir poco fantasmagorico, per l’opinione pubblica. Maestoso, scintillante, incomparabile: la Juventus ha acquistato Cristiano Ronaldo. E giù applausi…
Per carità, ben vengano: però adesso, mentre ci avviciniamo al cuore pulsante della stagione, riemergono i soliti, vecchi problemi.
Quanto tempo è che la Juventus non annovera un centrocampo all’altezza del proprio nome in qualità e quantità?
Ma come… Abbiamo acquistato Emre Can, direte voi. Certo. Peccato che il giovane abbia giocato sì e no due partite in tutto (i famosi tempi di adattamento, indispensabili per varcare la porta della beatificazione bianconera) per poi scoprire di avere un nodulo tiroideo dal trattamento e dalla convalescenza più lunghi del previsto. Se tutto va bene lo rivedremo a inizio dell’ anno nuovo, in campo.
Il resto della mediana si barcamena tra Bentancur (Dio lo benedica, acquisto provvidenziale), Matuidi (lavoratore inenarrabile), il solito Pjanic e … Khedira. Il buon Sami che – niente di personale, eh – vanta sì un titolo mondiale nel suo curriculum ma è rinomato per accumulare acciacchi su acciacchi. Il tedesco in meno di 60 giorni si è fermato già tre volte e non è poco, considerato che l’annata della Signora non è entrata ancora nel vivo.
Aggiungiamoci anche l’infortunio di Pjanic ed ecco fatto: la Juventus rienta in campionato con due soli centrocampisti a disposizione, un numero veramente irrisorio per una squadra che da qui a gennaio si ritroverà a competere su tre fronti giocando praticamente ogni tre giorni. Visto che, in prospettiva, ogni giorno ce n’è una…
Quali valutazioni sono state fatte, al momento della partenza di Marchisio e di Sturaro? Forse che Khedira, alla maniera di CR7, avesse anche lui scoperto di dimostrare fisicamente 10 anni in meno? O forse si ignorava che Massimiliano Allegri si è deciso per l’uso del 433 senza avere intenzione di modificarlo, e che pertanto 5 centrocampisti non sono sufficienti per tale schema di gioco?
Domande inutili, retoriche.
A oggi bisognerà rimediare con quello che c’è, confidando nella tanto attesa finestra di mercato invernale. Durante la quale i nomi saranno tanti – uno a caso, Paul Pogba – le certezze poche, e la prospettiva più fattibile sarà vedere Sturaro riapprodare in quel di Torino dopo l’ennesimo tentativo, a vuoto, di trovargli un’ altra squadra.
Testa alla Spal. Sperando che non arrivi nessuna influenza stagionale.
Daniela Russo
(tutte le immagini Getty)