Sono stati celebrati a Cagliari, nella Basilica di Bonaria, i funerali di Nenè. Insieme ai tantissimi cagliaritani che hanno presenziato alla funzione d’addio del campione scomparso sabato mattina a 74 anni, c’erano anche tanti colleghi, tra cui Gigi Riva.
L’ex calciatore rossoblù ha posato la sua maglia sulla bara dell’ex collega e amico, a nome di tutta la squadra storica che vinse lo scudett e ha commosso tutti i presenti.
C’era già stata la sfilata della gente davanti alla bara del campione, nella camera ardente allestita nel Municipio di Cagliari, persone di tutte le età, uomini, donne e bambini. Sul feretro di Nenè, vestito con una tuta rossoblù, faceva bella vista anche la bandiera del Cagliari. “Perchè lui è sempre stato un uomo di sport”, è stata la motivazione. E Massimo Piras, tra le lacrime, ha detto: “Nenè era il più grande di tutti”.
“Nenè aveva perso la sua saudade originaria e ha preso quella sarda. Questa è stata una delle cose più belle di Claudio”, ha detto Beppe Tomasini.
Presenti i figli Ruben e Giada che sono arrivati da Torino, e anche alcuni rappresentanti della Giunta Comunale della città che da tempo aveva adottato il calciatore brasiliano. Il primo ad arrivare è stato l’assessore alle politiche sociali Nando Sechi, colui che organizzò la reunion per la festa dei 40 anni dallo scudetto. C’erano i suoi compagni di squadra e il suo amico di sempre, Sandro Camba, che si è occupato dei suoi interessi legali negli ultimi anni, dopo che la malattia di Nenè si è fatta più pesante.
Quando la bara è entrata nella Basilica di Bonaria, è scoppiato un applauso e in tanti hanno gridato: “Forza Nenè“, come se lui fosse su un campo di calcio e non nell’ultimo atto della sua vita.
Ciao Nenè, ciao campione.
Mirella Fanunza