La notizia dell’infarto occorso a Iker Casillas ha lasciato di sasso tutto il mondo del calcio.
Il portiere, per anni Capitano del Real e plurititolato con la maglia della Roja, si è sentito male durante un normale allenamento ed è stato immediatamente sottoposto a un intervento chirurgico conlusosi con l’inserimento di uno stent coronarico.
Il Numero Uno del Porto ha superato in maniera inaspettata e brillante l’operazione, tanto che la sera stessa, colpito dai tantissimi messaggi arrivati sui social, si è prodigato di rassicurare a sua volta con un post su Instagram:
La rapidità con cui lo spagnolo sta affrontando la cosa ha del miracolo. E’ noto che un infarto in giovane età può essere fatale e non stiamo a annoverare le vittime sui campi da calcio che ci hanno lasciato per problemi cardiaci. Si è espressa a tal proposito la moglie del calciatore, Sara Carbonero:
“La vita ha a volte questa strana maniera di ricordarci di apprezzare ogni singolo battito”.
Anche il procuratore dell’ estremo difensore ha sottolineato l’importanza dei dettagli, che hanno permesso a Iker di salvarsi la vita: primo tra tutti il fatto che si trovasse al centro sportivo a non a casa, particolare che ha accelerato i preziosissimi tempi verso l’ospedale e il tempestivo intervento dei medici.
Insomma, il risvolto poteva essere decisamente più drammatico.
A questo punto si apre un grosso interrogativo sul prosieguo della carriera agonistica del calciatore.
Casillas, intanto, dovrà stare a riposo per almeno 3 mesi. Di sicuro interrompere l’attività agonistica fino a oggi non è mai stato un suo pensiero, anche se a tra pochissime settimane compirà 38 anni. Iker ha più volte sottolineato che il Presidente del Porto lo vuole in campo per ancora due anni almeno.
Eppure è un’ipotesi con la quale il portiere dovra fare i conti, suo malgrado.
I medici sono stati di pareri discordanti sulla sua situazione, ma decisamente prevale l’ipotesi della cautela. Addirittura, per i più rinomati cardiologi è assolutamente improponibile tornare a giocare a calcio con uno stent miocardico. Per il medico dello staff di Oporto, Nelso Pulga, ci sono tutta una serie di valutazioni da fare nei prossimi mesi, sia in condizioni di riposo, sia sotto sforzo.
Sicuramente il tempo ci dirà tutto il necessario: rinunciare a una carriera ancora appagante può essere difficile e doloroso, soprattutto se si parla di un portiere che ha fatto la storia del Real Madrid e della Nazionale Spagnola. Ma sfidare oltremodo la sorte, dopo essere stati graziati, appare un gesto veramente sconsiderato.
Solo Iker Casillas potrà decidere, e dovrà farlo con il cuore: con quello un po’ malandato che gli è stato appena rimesso a posto e con quello forte, coraggioso e lottatore che lo ha sempre contraddistinto in campo.
Vedremo quale dei due avrà la meglio.
Daniela Russo