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Caputo, l’azzurro è tuo!

Ciccio Caputo incarna l'italianità. Il bomber del Sassuolo, dopo tanta gavetta, a 33 anni realizza il suo sogno: meritatamente Mancini lo convoca in Nazionale

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Un sogno che si realizza!
Ciccio Caputo è stato convocato in Nazionale!

Roberto Mancini ha convocato 37 calciatori, che si ritroveranno nella serata di sabato 29 agosto al Centro Tecnico Federale di Coverciano per il primo raduno di stagione.
Tra questi ben tre volti nuovi: Alessandro Bastoni che aveva partecipato a uno stage nel febbraio 2019, e i neroverdi Manuel Locatelli e Francesco Caputo.

Per Francesco Caputo, bomber da Altamura, meglio conosciuto come Ciccio, un sogno che si realizza a 33 anni, dopo una carriera fatta di tanta gavetta, esperienza in provincia e quella componente emozionale che gli ha permesso di superare momenti bui e raggiungere, anche se in tarda età, la sua maturazione definitiva.

Ciccio infatti, cresciuto nelle giovanili del Toritto e che, prima del grande salto al Bari, aveva indossato le maglie di Altamura e Noicattaro, deluso dall’improvviso mancato trasferimento al Grosseto, aveva deciso di lasciare il calcio per lavorare con il padre muratore. 

Inoltre, nel febbraio del 2012 subisce un’altra grossa delusione.
A causa del calcioscommesse, ha rischiato di essere squalificato per 3 anni  per poi essere infine assolto:

“All’ inizio ho temuto che tutto fosse finito, era una situazione molto più grande di me. Ma io sapevo di essere innocente e quello a cui tenevo davvero era l’ assoluzione nell’ inchiesta penale, che arrivò puntuale già in primo grado rasserenandomi nel modo più assoluto.“.

Questo episodio negativo però ha fortificato il pugliese che, nella scorsa stagione, con la maglia del Sassuolo, si è messo in luce raggiungendo quota 21 gol.

Il grande salto è arrivato nel 2009 quando diventa un punto fermo del Bari di Antonio Conte, in B e conquisterà la promozione in Serie A con quattro turni di anticipo.

Nella stagione successiva non segue i biancorossi e resta in cadetteria passando alla Salernitana.
Dopo una stagione ritorna al Bari poiraggiunge ancora Conte al Siena.

“Gli sarò grato a vita. Mi ha voluto a Siena, mi ha insegnato l’importanza del sacrificio. Sinceramente con lui ho un rapporto bellissimo…”

Poi è la volta dell’Entella e Ciccio in due stagioni realizza 35 gol e viene bollato come il classico ‘bomber da serie cadetta’.

Dopo un anno in B con l‘Empoli si guadagna a suon di gol il ritorno in Serie A, a 31 anni.
In Toscana, in due stagioni, segna 42 gol ma, dopo una stagione in massima serie retrocede. Lui, però, sembra ormai maturo per restarci stabilmente e così viene ingaggiato dai neroverdi e non tradisce!

“Conta molto l’ equilibrio a livello mentale.
Vivere con serenità i momenti negativi e con consapevolezza quelli positivi.
E poi bisogna lasciare i problemi della vita fuori dal campo. “

In questa dichiarazione rilasciata a La Gazzetta dello Sport è racchiuso Ciccio Caputo.
Un uomo semplice (nessun eccesso nè nell’aspetto nè nel suo gioco), essenziale, che sa cosa significa il sacrificio, insomma, Ciccio incarna l’italianità.


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