Caldara: “Grazie di tutto, indimenticabile Dea”

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E’ arrivato il momento dell’ addio per Mattia Caldara, che domenica ha salutato il pubblico della Dea con tanto di fascia da Capitano: parole bellissime di ringraziamento per tutto il mondo Atalanta

Gli addii sono sempre difficili, specie se si lascia un posto in cui sei stato benissimo. Possiamo solo immaginare lo stato d’animo di Mattia Caldara domenica scorsa, con la fascia di Capitano al braccio, mentre saluta la tifoseria bergamasca per l’ultima volta.

La Juventus, la sua prossima casa, lo attende: tutto cambia da oggi per lui.

L’esordio il 2 ottobre 2016, l’accesso al sogno europeo, i palcoscenici notturni dell’ Europa League: tutto questo e molto altro potremmo dire di questi due anni, in cui un giovane bergamasco ha goduto del privilegio – non per tutti, non da tutti –  di indossare la maglia della propria città. Anni che non dimenticherà mai: lo sa, e lo dice con sincerità e affetto nel post su Instagram dedicato ai sostenitori della ‘sua’ Dea:

2-10-2016 Tutto è iniziato quel giorno , una partita indimenticabile che ha cambiato la mia vita e la nostra stagione. In questi due anni abbiamo condiviso gioie e sconfitte, ma non è mai mancato il vostro supporto che ci ha spinti fino a qui. Ieri ho avuto la fortuna di indossare la fascia di capitano, è stato emozionante e spero di averla onorata. Tante persone mi hanno scritto ringraziandomi per la stagione ma in realtà sono io a volervi ringraziare per l’affetto che mi avete sempre dimostrato. Ho avuto la fortuna di crescere in una società che mi ha sempre aspettato anche quando sembrava non fossi pronto a questi palcoscenici. Il merito va alla famiglia Percassi e a tutti gli allenatori che mi hanno aiutato in questa mia crescita e che non smetterò mai di ringraziare. Mattia

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Un legame profondo che resterà sempre nel cuore di Mattia: ed è giusto così; per questo la tifoseria bergamasca lo ha salutato  con affetto augurandogli ogni bene. Le risposte alle sue parole sono state piene di ringraziamenti e di rispetto per un calciatore che realizza infine il suo personale obiettivo, quello di giocare nella squadra più forte d’Italia. Rispetto per un professionista che ha fatto una scelta ma che ha sempre onorato la maglia della Dea.

I tifosi orobici, questo, lo sanno bene: “Sarai un avversario, mai un nemico”.

Daniela Russo