Una stagione, quella del calcio femminile, che si apre con diverse novità. La più importante è una vera e propria rivoluzione per l’interno movimento: dal 2018/2019 sarà a 64 squadre. Entro due stagioni la A e B femminile saranno composte da 12 squadre; ma la vera novità sarà il torneo interregionale composto da 4 gironi e con un minimo di 10 fino a un massimo di 14 club.
“Il sistema calcio femminile aveva bisogno di certezze e a oggi, possiamo ritenerci orgoglioso di averle fornite” le parole di Sandro Morgana delegato della Lega nazionale dilettanti al calcio femminile.
Questo il cambiamento a lungo termine che il movimento si appresta a concretizzare ma, nel breve periodo, abbiamo posto l’accento su due aspetti.
La SS Lazio Femminile che vede il ritorno alla presidenza di Elisabetta Cortani la quale, dopo un anno sabbatico, ha deciso di riprende in mano i suoi colori e tornare subito al vertice. Le ragazze laziali partiranno infatti dalla Serie C con la chiara intenzione però di scalare la classifica. E il progetto della Cortani sembra essere molto ambizioso soprattutto perché sta creando una società con personaggi che, in passato, hanno portato la Lazio femminile a vincere di tutto come Giampiero Serafini ora Direttore tecnico e un allenatore che ha i colori biancocelesti nel cuore come Giuseppe Materazzi. “Quando Elisabetta Cortani mi ha fatto vedere la maglia della Lazio con il numero 4 che ho sempre indossato da giocatore, ogni remora è sparita” le parole del neo allenatore.
Patrizia Panico lascia il calcio giocato e diventa allenatore dell’Under 16 maschile. Questo è l’abbattimento di un vero tabù. L’icona del calcio femminile con all’attivo 700 gol di cui 107 con la maglia della Nazionale, 14 volte capocannoniere della Serie A, lascia il terreno di gioco per sedersi sulla panchina dell’Under 16 maschile come vice di Daniele Zoratto. “Mi auguro che il mio incarico sia una speranza per tutte le ragazze che vogliono praticare il calcio è intraprendere la carriera di allenatore” le parole della Panico. Prima di lei, in realtà, ci fu Carolina Morace (altra bomber italiana) la quale, chiamata dall’allora presidente Gaucci, guidò per un breve periodo la Viterbese in C1.
Francesca Di Giuseppe