In principio fu Eric Cantona, uno dei protagonisti della rinascita del Manchester United a metà anni ’90, che dopo il ritiro decide di passare dall’erbetta dei campi di calcio ai salotti più chic della cinematografia francese; vedendolo protagonista addirittura accanto a una Cate Blanchett in tutto il suo splendore. Nel corso degli anni alternerà in modo pressoché convincente il ruolo di dirigente sportivo a una discreta carriera come attore, il suo ultimo film è datato 2014.
Un debutto il suo – accolto fra lo stupore generale e la curiosità di un pubblico ancora poco preparato a “gustarsi” il proprio idolo calcistico fuori dagli spalti – che generò tanti piccoli “seguaci”. Non si contano a oggi i calciatori che decidono di buttarsi nel mondo dello spettacolo e della moda: da David Beckham a Cristiano Ronaldo, conosciutissimi e amati per il loro sexy appeal anche da quella fetta di donne (poche a dir la verità) che non ha mai visto una partita. E poi loro, i nostri italiani. Ballerini, cantanti, attori o naufraghi tutti accecati dal sacro fuoco dell’arte. O da un’ulteriore visibilità mediatica?
Qualche esempio su tutti: Ballando con le stelle. Dopo la partecipazione al noto programma tv in veste di concorrenti, Christian Vieri e Marco Delvecchio decidono di rendere lo show “itinerante”, calcando i palcoscenici teatrali a suo di cha cha cha e rumba. E poi ancora Gianni Rivera, quanto ci scommettiamo che la generazione di oggi accosta l’ex Abatino a Milly Carlucci piuttosto che al Milan?
Avete mai sognato di vedere un miliardario patire la fame? Niente paura, ci pensa l’Isola dei famosi. Gli occhioni sgranati di Totò Schillaci nelle sue notti magiche approdano per la prima volta in un reality show. Il primo di una lunga fila di naufraghi sportivi, Filippo Magnini diventerà addirittura uno degli inviati.
Da quel momento, sarà quasi un peccato mortale non invitare negli inquantificabili reality o talent del suolo italico un aitante e muscoloso calciatore. E nei salotti della D’Urso, of course, sempre ligia al dovere, ovvero nel dare una rinfrescata all’immagine un po’ offuscata di tante ex figurine Panini. E poco importa se i panni ora indossati non sono più divise e parastinchi. Quello che conta è esserci: ma siamo sicuri che (con)vincono?
Giusy Genovese