Urbano Cairo, Presidente del Torino F.C., è sovente in conflitto con tutto e tutti. La sua irascibilità ha toccato il fondo attraverso l’attacco a Ciro Immobile: reo di aver giocato Lazio-Torino con il “sangue” agli occhi.
Cairo, editore, dirigente sportivo e imprenditore, nonché Presidentissimo di una delle squadre dal percorso più complicato della Serie A non ha più freni.
Dall’aver apostrofato il collega Andrea Agnelli come “Giuda”, con l’accusa di aver sabotato il piano fondi destinati alla Uefa per favorire la Superlega (teoria al lato pratico non dimostrabile) al dare della “deficiente” alla Sindaca Appendino.
The last but not the least l’accusa a Ciro Immobile di essersi troppo impegnato contro il Torino.
Cairo si annovera tra i Presidenti meno amati della serie A.
Litiga con tutti persino con i suoi dipendenti.
Una parte della tifoseria del Torino lo accusa di non volere il bene dei granata, di vivere di plusvalenze e quindi di non effettuare adeguati investimenti.
L’imprenditore rifiuta tutte le accuse sostenendo il contrario, si sente altresì di essere vittima di un “potere occulto” che mira a penalizzare qualunque operazione riguardi il Toro.
Sebbene la Sindaca pubblicamente abbia replicato il minimo indispensabile, Ciro Immobile indignato invece non ci sta e minaccia di trascinare il Presidente del Toro in tribunale.
Ciro è un giocatore molto stimato, un professionista serio che non vuole essere diffamato e desidera mettere a tacere chiunque si esprima in modo inappropriato nei suoi confronti.
Soprattutto non accetta il fatto che la serietà del suo ruolo di calciatore venga messo in dubbio, in particolare da un Presidente di Club di serie A che inneggia al “calcio della gente”.
Al di là delle ragioni di ogni parte, Cairo continua a provocare e a scontrarsi rimediando pessime figure, salvo poi ritrattare con scuse poco credibili.
Prendere 7 gol dal Milan farebbe innervosire chiunque.
E questa insofferenza da parte di Cairo può essere in qualche modo comprensibile, ma attualmente la società potrebbe trovarsi davanti ad un bivio.
Il Club versa in condizioni critiche, o si pensa ad una rifondazione vera e radicale oppure all’altra opzione: la vendita.
Un atto delicato per una Società dal passato leggendario come il Torino.
Se si facesse avanti la persona o il gruppo giusto, Cairo forse non disdegnerebbe l’ipotesi della cessione.
Qualunque decisione prenda, il Presidente Cairo deve ricucire con il resto della Serie A se desidera far crescere la squadra puntando a risultati diversi.
Quelli che una squadra leggendaria come il Toro meriterebbe.
Cinzia Fresia