Quello del Cagliari è il miglior avvio di stagione degli ultimi decenni e oltre a mister Maran sono stati diversi i protagonisti di questa ascesa.
C’è da citare innanzitutto il capocannoniere del Cagliari, Joao Pedro, con la media di 11 goal nel girone d’andata.
La sua presenza a centrocampo è fondamentale, spesso abbinata a quella del collega Nandez.
L’uruguaiano è stata un’autentica sorpresa: il suo carattere e la sua velocità lo hanno reso immediatamente un riferimento per la squadra.
È proprio il centrocampo la zona in cui il Cagliari esprime al meglio il proprio gioco grazie anche al lavoro oscuro di Cigarini, grande uomo-assist le cui doti e ed esperienza non sono rimaste nell’ombra.
Il ruolo di regista spetta ormai a lui ma guai a dimenticarsi di Radja Nainggolan, un giocatore simbolo del Cagliari nonostante non sia alla sua miglior stagione.
Non sono passate inosservate nemmeno le prestazioni tra i pali di Olsen, ormai titolarissimo nella porta cagliaritana.
Lascia più a desiderare invece Simeone; sembra eccessivo definire il Cholito un flop, ma da uno come lui ci si aspettano più di 5 goal in 16 partite.
In generale gli attaccanti del Cagliari non si stanno rivelando realmente performanti: sono da annoverare tra i flop anche Alberto Cerri e Pavoletti, per il primo solo una rete mentre l’ex Napoli è ancora a secco.
Peccato anche per Pinna, un giovane che nei suoi unici 90 minuti da titolare non ha convinto affatto le aspettative del suo allenatore.
Ha fatto poco anche l’esperienza di Birsa che invece avrebbe dovuto servire molto ad alzare la qualità del gioco sardo.
Federica Vitali