“648 non è un numero ma una una vita intera”.
Buffon è l’uomo dei record.
Buffon è simbolo della Juve ma legato a doppio filo al Parma.
Buffon è storia del calcio italiano e monumento indiscusso del calcio internazionale.
“Agli esordi ero più spensierato e scanzonato, avevo tantissimi sogni e sulla spinta di quell’approccio alla vita sono arrivato qui, non accontentandomi mai.”
E’ questo il segreto di un campione che ha vinto quasi tutto in carriera (manca all’appello la “coppa dalle grandi orecchie”) e che a 42 anni riesce ancora a far parlare di sè diventando il giocatore con più presenze in Serie A (perchè detenere il record di presenze con la maglia della Nazionale non gli bastava).
Non si pone limiti Buffon perchè per lui
“la sfida più bella deve ancora venire”.
Perchè a Gigi non basta essere considerato uno dei più forti portieri della storia del calcio, spesso definito il migliore di sempre.
Non si accontenta di detenere il record di imbattibilità nella Serie A a girone unico, avendo mantenuto la porta inviolata per 974 minuti (stagione 2015-2016) e nemmeno di essere, uno dei due calciatori italiani ad aver superato le 1000 presenze in carriera.
Nel 2003, la UEFA lo ha premiato con il titolo di miglior portiere.
E’ stato eletto cinque volte “Portiere dell’anno” dall’IFFHS.
Sempre dall’IFFHS è stato premiato come miglior portiere del decennio 2000-2010, del quarto di secolo 1987-2011 e del XXI secolo.
Nel 2004, in occasione delle celebrazioni del centenario della FIFA è stato inserito in una lista dei 125 più grandi giocatori viventi.
Nel 2009 è stato inserito nella squadra ideale del decennio dal Sun.
Nel 2016, è stato il primo portiere nella storia a ricevere il Golden Foot.
Ma per un campione come Gigi, neanche tutto questo basta…
Non è del tutto appagato nemmeno per aver vinto 9 campionati di Serie A (altro record assoluto), uno di Serie B, 6 Supercoppe italiane, 5 Coppe Italia, una Coppa UEFA, un Trophée des Champions e una Ligue 1.
Poco importa essere stato campione del mondo (2006) ed eletto miglior numero 1 di quella competizione oltre a essersi classificato secondo — dietro a Cannavaro — nella classifica del Pallone d’oro (premio al quale è stato candidato in varie occasioni).
Poco importa essere stato vicecampione d’Europa (2012) e aver vinto un Europeo con l’Under-21 nel 1996.
“Finché ci saranno le motivazioni e lo stato di forma, è giusto continuare
perché non c’è nulla che mi renda più felice di giocare…”
Un'intervista… lunga 648 partite! 😍🎙@gianluigibuffon#648UFFON pic.twitter.com/uGtrtoH15v
— JuventusFC (@juventusfc) July 5, 2020
E’ tutto qui il segreto di una carriera leggendaria che non conosce limiti.
Una carriera iniziata da centrocampista in società dilettantistiche ma che gli riservava un futuro glorioso tra i pali. Acquistato appena tredicenne dal Parma, complice l’infortunio di tutti gli estremi difensori crociati, a 14 anni arriva la svolta: i guantoni sarebbero stati la sua vita e con i guantoni avrebbe costruito il suo mito.
Il debutto in Serie A (19 novembre 1995), non ancora maggiorenne, è l’inizio della sua grandezza.
Bucci si infortuna e leggenda narra che Nevio Scala, che impressionato da quel ragazzino lo aveva già aggregato alla prima squadra, gli abbia chiesto: “Gigi, é il tuo momento. Ti senti pronto?”. “Sono sempre pronto”, fu la risposta immediata.
Infatti, quel ragazzino non solo dimostrò di essere pronto ma fu chiaro a tutti di essere di fronte a un fuoriclasse.
Sarà per questo che nel 2001 la Juventus, per assicurarsi quel talento di Carrara, spese una cifra record per i tempi: Buffon risultava così il calciatore italiano e il portiere più costoso di sempre e, prima dell’acquisto di Higuain, l’acquisto più oneroso nella storia bianconera.
Parate, “miracoli”, trionfi, primati ma anche cadute dalle quali si é sempre rialzato più forte di prima.
Emblematico è il 2006. Dopo la vittoria mondiale, con Calciopoli, la Juventus viene retrocessa in Serie B. Gigi come altri non cede alle copiose proposte e decide di restare a Torino: in quello che poteva essere il punto più basso della carriera trova nuovi stimoli sul campo e costruisce con la Signora e la piazza bianconera un legame indissolubile. La stagione in B e la voglia di riportare la Juve dove le compete lo trasformeranno in bandiera bianconera.
Cosa volere di più?
“Nella mia carriera ho vissuto varie tappe. Inizialmente sei spinto dal poter dire ‘ce l’ho fatta’, poi quando tutto è diventato un lavoro mi sono sentito in obbligo di restare al top, cosa questa che dovevo sia a me stesso che agli altri. Negli ultimi anni ho ritrovato il piacere di allenarmi e di giocare, quasi a rivivere ciò che ho provato da giovane. La verità è che continuo perché sono competitivo e perché so di poter migliorare ancora. I margini di miglioramento sono quel fuoco dentro che non di ti fa sentire appagato”.
E allora perchè fermarsi quando ci sono altri traguardi da conquistare?
VEDIAMO QUALI SONO:
• Record di presenze con la Juventus – Comanda Alessandro Del Piero con 705 presenze, e il portiere è a quota 670.
• Record di presenze con la Juventus nelle competizioni UEFA per club – Anche qui è Del Piero a guidare questa classifica con 129 presenze, ma a Buffon (a quota 125) ne bastano quattro per superarlo.
• Giocatore più anziano a giocare in Champions League – Grazie alla presenza collezionata nella Champions League 2019/20, Buffon ha superando Mark Schwarzer ed è al secondo posto dietro a un altro portiere italiano, Marco Ballotta, sceso in campo a 43 anni e 253 giorni.
• Giocatore più anziano a giocare la finale di Champions League – Se la squadra di Sarri dovesse raggiungere la finale permetterebbe a Gigi di superare un certo Dino Zoff, che ha disputato l’atto finale di Coppa dei Campioni a 41 anni e 86 giorni.
• Vincere la Champions League – “La Champions League mi ronza nella testa. Ci siamo andati tante volte vicino e non averla conquistata è un dispiacere.”, la Champions è il trofeo che manca all’immenso Buffon. Forse il destino gli ha voluto risevare una grande sorpresa in quanto, in caso di vittoria, Gigi diventerebbe anche il giocatore più anziano ad alzare la coppa tanto ambita (supererebbe Maldini che l’ha conquistata nel 2006-07 a 38 anni e 331 giorni).
• Primo giocatore a vincere dieci campionati italiani – Buffon ha vinto in carriera 10 campionati, nove con la Juventus e uno con il Paris Saint-Germain ma può diventare il primo calciatore a trionfare dieci volte in Serie A.