Bufera in casa Milan, Mihajlovic sempre più lontano

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Ennesima delusione per iI Milan, che non è andato oltre lo 0-0 allo stadio Bentegodi contro il Chievo Verona. La Prestazione è stata deludente, degna del “vecchio Milan” di mesi fa.  Si cercano i colpevoli, si cerca di capire come mai il Milan è tornato nel baratro da cui sembrava essere uscito. In questi casi la colpa viene data all’allenatore che però non sempre è colpevole, quando non ha una buona base su cui lavorare. È questa l’opinione di Mihajlovic, che ha parlato così ai microfoni di SportMediaset:

“Con questa squadra è difficile fare di più”.

Un attacco diretto alla dirigenza, incapace di creare una rosa competitiva. Per calmare le acque, il club rossonero, attraverso il suo sito ufficiale, ha fatto chiarezza attraverso un comunicato:

Al nostro allenatore Sinisa Mihajlovic sono state attribuite nel post partita di Chievo-Milan al Bentegodi di Verona, frasi che l’interessato non ha mai pronunciato, come risulta anche alla Società che conferma l’assenza di tali dichiarazioni“.

Anche i giocatori non si sono risparmiati. Sul match si è espresso Ignazio Abate che è intervenuto a Sky Sport, criticando la prestazione della squadra:

Non è una buona giornata per noi, questo è ovvio. Siamo partiti male, giocando sottoritmo e adeguandoci al loro passo. Nel secondo tempo abbiamo cercato di fare di più, aggredendo più alti gli avversari ma non è bastato. Lasciamo ancora una volta punti per strada su campi certamente non facili ma alla nostra portata. Se non ci mettiamo la cattiveria e le ambizioni giuste ogni anno saremo qui a fine stagione a fare sempre gli stessi commenti. Adesso abbiamo altre nove gare di campionato e la finale di Coppa Italia: dobbiamo essere più cattivi. Questa squadra non può permettersi di giocare così, dobbiamo sputare sangue da qui al termine del campionato. Oggi eravamo pronti, avevamo preparato la partita in un modo poi dopo il riscaldamento abbiamo dovuto cambiare tutto. Sono cose che succedono. Abbiamo fatto un secondo tempo migliore del primo però così non va bene perchè se eravamo contenti per i 9 risultati utili consecutivi era comunque il minimo che puoi fare quando giochi nel Milan. Il Campionato è lungo ma bisogna dare il massimo e cercare di raggiungere le squadre che avevamo davanti. Queste ultime due partite non mi stanno bene, non mi vanno giù. Dobbiamo migliorare l’atteggiamento, non possiamo subire nei primi 20 minuti così tanto una squadra avversaria. Siamo il Milan, quando arrivi al Milan non sei arrivato da qui si parte. E’ giusto rialzare l’attenzione. Menez viene da un infortunio grave, Luiz è stato fermo per tanto ma stanno rientrando in condizione”.

Della stessa idea del compagno uno dei protagonisti del match, Christian Abbiati. Anche lui ha detto la sua ai microfoni di Sky Sport:

“Il primo tempo è quasi inspiegabile, simile alla ripresa contro il Sassuolo. Non mi spiego queste prestazioni perché arrivavamo da ottime partite. Bisogna reagire, è vero che abbiamo raggiunto la finale di coppa Italia, ma è il 21 maggio. Dobbiamo raggiungere più squadre possibili davanti a noi. Così non va bene, da domenica sicuramente ci sarà sicuramente un altro atteggiamento. È questa la cosa primaria. Per due mesi abbiamo fatto veramente bene, ma queste due ultime prestazioni non le capisco. Non vorrei ci sia stato un rilassamento, questo al Milan non deve accadere. Sei al Milan, veniamo da due stagioni disastrose, quindi non possiamo permettercelo. Non credo che i miei compagni si accontentino del sesto posto, non ci voglio credere”.

 Anche noi non vogliamo crederci, nella speranza di vedere il Milan di nuovo in alto, come nella migliore tradizione rossonera.

Barbara Roviello Ghiringhelli