Budimir, il croato è diventato un cigno in tarda età

Dopo esperienze in Germania e Italia, è in Spagna che Budimir è esploso tanto da diventare prezioso per la Nazionale croata

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fonte immagine: https://www.diariodenavarra.es/

Un metro e novanta, fisico longilineo, Ante Budimir è il classico “ariete”, ma pochi ricordano il suo passato in Italia.

Già perchè si è scoperto decisivo ad alto livello solo in tarda età e oggi è tra le opzioni offensive a disposizione di Dalic.

Nato a Zenica nell’estate del 1991, come molti centravanti di periferia e low profile (non ha nemmeno un profilo social), è stato un giramondo del calcio europeo. Basti pensare che già quando militava nelle giovanili, andò in Austria per giocare con il LASK Linz.

La sua carriera da calciatore professionista inizia però nella sua Croazia nello Zapresic, con il quale debutta in 1.HNL, prima di passare al Lokomotiv di Zagabria.

Dopo tre stagioni in terra natia inizia il suo girovagare che parte dalla Germania.

Budimir, infatti, viene notato dal St. Pauli, formazione della Serie B tedesca, che decide di acquistarlo a titolo definitivo. L’esperienza non si rivelò fortunata; in due anni colleziona  poche presenze e mette a segno solamente una rete.

E’ la volta dell’Italia.

budimirIl club tedesco lo cede in prestito al Crotone, dove disputa un ottimo campionato di Serie B tanto da meritarsi il riscatto da parte dei pitagorici e, con 17 gol in 41 partite, contribuisce alla promozione in Serie A. 

Lo nota la Sampdoria: il giocatore firma con i blucerchiati un contratto quadriennale.
E’ l’estate del 2006 quando segna il suo primo gol doriano, dopo appena un minuto dall’ingresso in campo, nella gara contro il Bassano valevole per il terzo turno di Coppa Italia.

Sarà il suo unico gol in terra ligure e così, dopo un anno, torna a Crotone.
Questa volta, con 6 gol segnati in 22 partite non riesce ad evitare la retrocessione ai calabresi.

Anche la succesiva stagione in cadetteria non si rivelerà brillante (3 gol in 19 partite): gli ultimi mesi in Calabria non sono stati facili, tra lui che doveva recuperare da un brutto infortunio e la squadra che, stentava.

Dopo le Germania e l’Italia, il croato si misurerà con la Spagna

“…Quando sono arrivato dall’Italia sono arrivato a Maiorca con tutto il mio bagaglio perché volevo rimanere in Spagna. Sono qui ora per continuare i miei progressi, per essere tra i top e sono felice di essere qui…”

Nel gennaio 2019 passa in prestito al Maiorca, allora in lotta per la promozione in Liga. Alla fine della stagione il club spagnolo conquista la promozione e conferma Budimir come titolare al centro dell’attacco.

Nonostante, a livello personale, la stagione successiva si rivelerà un successo per il croato che mette a segno 13 gol, e verrà chiamato per la prima volta in Nazionale maggiore, il club delle Baleari non ottiene la salvezza.

Le sue prestazioni, però, non passano comunque inosservate e convincono l’Osasuna a puntare su di lui.

L’ariete croato passa così nel club di Pamplona in prestito per la stagione appena conclusa, una stagione importante, l’anno del Centenario e ha contribuito in maniera fondamentale alla salvezza della squadra diventando anche, a suon di gol, l’uomo copertina della Liga. 

In Spagna, l’attaccante si è ritagliato uno spazio importante e ha messo insieme 25 reti nelle ultime due stagioni tra Maiorca e Osasuna e, oltre a guadagnarsi l’esordio con la Nazionale maggiore (7 ottobre 2020) sta diventando un punto fermo della formazione guidata da Zlatko Dalic.

Non solo gol, Budimir si mette a disposizione dei compagni e con le sponde agevola  gli inserimenti degli esterni.

E’ soprannominato ‘Cisne’, il cigno, per richiamare Marco van Basten, il motivo per il quale ha deciso di fare il calciatore e dal quale ha provato ad apprendere tutti i trucchi del mestiere, studiandolo in video e provando a emularlo in campo.

Ma la classe non è acqua ma, quel che è certo, è che al croato non è mancata la voglia di migliorarsi che lo ha portato ad alti livelli … poco importa se in tarda età!