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Brienza e i suoi 40 anni: “Il mio anno migliore con il Palermo di Guidolin”

Ieri Franco Brienza ha festeggiato in grande i suoi 40 anni. Abbiamo ripercorso la sua carriera fino ad ora, che ha seguito il Bari in Serie D prendendosi la fascia da capitano.

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«Ringrazio tutti, non mi aspettavo una tale accoglienza per i miei primi 40 anni. Sono orgoglioso: sono entrato nel cuore dei tifosi. Continuo a fare quello che mi piace, il calciatore. Mi alleno, sorrido, mi diverto e sto a contatto con i giovani. Farlo a 40 anni non è da tutti. Mi sento bene, nel pieno delle forze. Riesco a dare il mio contributo e ad allenarmi con sacrificio. Giocherò anche l’anno prossimo? Sto meglio che in passato. Lavoro con continuità: il mio Gps dà valori importanti…Sono sempre andato avanti con passione, senza fare calcoli. La mia stagione migliore? Quando sono andato nel 2004 con il Palermo in Nazionale». 

Così ha commentato Franco Brienza ieri dopo la festa a sorpresa per i suoi 40 anni organizzata dai tifosi del Bari nell’antistadio, subito dopo l’allenamento.

Negli anni Brienza ha girato l’Italia: ha giocato con Bologna, Atalanta, Siena, Palermo e ora Bari con cui  – chissà  – chiuderà la sua carriera; perchè c’è da sottolineare la  grande umiltà, che lo ha contraddistinto proprio in merito alla vicenda del Bari.

Infatti è stato l’unico a rimanere a Bari dopo il fallimento societario della scorsa stagione e a  prendere per mano i nuovi calciatori che hanno formato la SSC Bari ripartendo dalla Serie D.

Questo è stato apprezzato particolarmente dalla piazza e dai suoi tifosi che ormai lo considerano un idolo, al quale affidare senza alcun dubbio la fascia da Capitano.

Ciccio Brienza

“La stagione migliore in assoluto nel 2004-2005 appena il Palermo è tornato in serie A con Guidolin. C’erano Toni, Corini, Zauli, Barzagli, Grosso, Barone. Una squadra forte. Ma il massimo è stata la convocazione in azzurro: non ci sono paragoni. Due presenze in tournee contro la Serbia-Montenegro e tre giorni dopo con l’Ecuador dettando a Toni l’assist per il gol. Con lui era molto facile…”.

“La rete contro la Juventus di Capello è il gol che mi rappresenta di più. La Juve era lanciatissima, prima in classifica. Una notte indimenticabile col Barbera colmo di gente e di sorrisi. Indimenticabili anche i due gol in Europa League allo Schalke 04, il più bello di tutti, e ancora prima all’Eintracht”.

Foto: Il Pallone Gonfiato

BUONI PRIMI QUARANT’ANNI, CICCIO!

 

Raffaella De Macina

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