Brescia di ferro recita l’inno delle Rondinelle, che con fierezza hanno conquistato la promozione nel campionato maggiore.
Di ferro lo è veramente questa squadra che ha fatto la storia in seconda divisione.
Una “veterana” della B che ha saputo togliersi grandi soddisfazioni, come il primo posto alla fine di questa stagione che le ha permesso di volare di nuovo in Serie A.
Di nuovo, perché la Serie A di certo non è un terreno sconosciuto per il Brescia.
È il 1929 quando la Leonessa gioca per la prima volta nel nostro campionato maggiore chiudendo con un nono posto di tutto rispetto per una squadra che ha fatto gavetta sin dalla sua fondazione.
Gli anni ‘30 del Brescia sono costellati da alcune permanenze anonime in A, dove ritornerà solo trent’anni dopo.
Altre due promozioni avvengono negli anni ‘80, ma è solo nel nuovo decennio che il Brescia tira fuori il carattere del felino che ha sullo stemma.
In quegli anni la Leonessa regala all’Italia il futuro campione del mondo Alessandro Altobelli.
Tra il 2000 e il 2004 i biancazzurri disputano le migliori stagioni della loro storia.
Non a caso sono gli anni in cui tra le file del Brescia fanno capolino nomi come quello di Roberto Baggio, Pep Guardiola, Andrea Pirlo e Luca Toni, allenati dal non meno celebre Carlo Mazzone.
Un vivaio di campioni, che valsero al Brescia un clamoroso ottavo posto in Serie A, una semifinale di Coppa Italia e una finale di Coppa Intertoto.
Alcuni parlano di stagioni fortunate, altri danno il merito ai campioni che trascinano la manovra offensiva.
Una cosa è certa: il Brescia è una squadra di lavoratori instancabili, dai principi sani ed umili, che sanno come conquistare i propri traguardi.
È dal 2011 che le Rondinelle, abituate ad avventure sporadiche, non vedono la massima serie.
Otto anni lunghi, che però sono serviti a mister Corini per costruire un gruppo compatto e riscattato. C’è la voglia non solo di giocare in Serie A ma anche di restarci.
I ragazzi biancazzurri, per la prima volta senza la guida del bomber Caracciolo, hanno messo la testa sulle spalle. Una spina dorsale solida ha preso forma nella rosa del Brescia.
Le leggende che mossero i primi passi lì a casa delle Rondinelle, proprio come Pirlo, esultano a distanza per questa promozione.
Perché certe stagioni, certi miracoli calcistici, che non hanno niente a che fare con primi posti e top club, difficilmente li dimentichi.
A proposito di Pirlo… avrà trovato un degno erede nel giovane Tonali?
Forse è presto per fare paragoni, ma nella cabina di regia biancazzurra c’è un vero gioiello e il Brescia giocatori così sa come farli crescere bene.
Quattro di loro hanno alzato la Coppa del Mondo con la nazionale italiana, di certo qualcosa vorrà dire.
Non solo rigidità e disciplina: c’è anche dell’estro in questo Brescia, dai balletti nello spogliatoio proprio del piccolo Tonali alle performance in pianoforte di Morosini.
Passiamo per il rapporto super coinvolgente del portiere – a tratti animatore – Alfonso con la sua tifoseria, sempre sollecitata dai ragazzi del Brescia.
Un po’ di gossip non può mancare…!
Il difensore Sabelli infatti convolerà a nozze con Roberta Vogliacco, sorella del promettente giocatore della Juve in prestito al Pordenone.
Insomma, tra un passato di tutto rispetto, vecchie leggende, giovani talenti e tanta simpatia il Brescia ha tutte le carte in regola per sognare in questo suo nuovo viaggio in Serie A.
Federica Vitali