Russia 2018: Brasile-Belgio sedici anni dopo…

Per la quinta volta nella storia, la seconda in un mondiale belga e brasiliani si ritroveranno faccia a faccia alla conquista del titolo di Russia 2018. Sedici anni dopo l'ultima volta in cui sollevò la Coppa del Mondo, il Brasile ci riprova

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Mentre il mondo è in palpitazione per il menage a trois Real-Juve-Ronaldo,  attenzioni, e probabilmente aerei, dirottati su Torino, Kazan chiama! Ricorrenza particolare per i verdeoro, Brasile e Belgio sedici anni dopo di nuovo l’uno contro l’altro.

Cinque le volte in cui le due squadre si sono incontrate in precedenza, i belga sono riusciti ad imporsi soltanto una volta, la prima, al contrario dei  brasiliani i quali hanno vinto le tre successive. L’unico incontro tra le due fazioni in Coppa del Mondo risale al Mondiale 2002, ottavi di finale, quando furono i brasiliani ad avere la meglio, per 2-0.

Le europee, tasto dolente per i verdeoro, i quali dopo aver conquistato l’ultimo titolo proprio nel 2002, sono sempre stati eliminati da nazionali del Vecchio Continente.

I belga dal loro canto non godono di bei risultati con le sudamericane, tre sconfitte negli ultimi quattro matches, non vincono contro i brasiliani dal 1963.

Sedici anni dopo il Mondiale 2002, quella vittoria del Brasile per 2-0, il gol di Ronaldo il fenomeno e dopo l’ultima Coppa del Mondo portata a casa. Ancora un’europea, ma questa è un’europea speciale

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Era il Brasile di Ronaldo, Roberto Carlos, Rivaldo, Ronaldinho e compagnia cantante, il Brasile di Ronaldo nerazzurro ancora per poco e il Real in arrivo. Quella Coppa sollevata al cielo, tinteggiata di oro e di verde per la quinta volta. Quasi un segno del destino. Quasi una scossa per un Brasile che spreca tantissimo e fatica parecchio: un rintocco di orologio. Un rewind come lancio di partenza.

Cinque le coppe alzate, cinque gli scontri precedenti con il Belgio e l’unica volta ad un Mondiale non portò poi così male. E quale miglior amuleto porta fortuna se non la vittoria? L’armata di Tite d’altronde è una delle “Big” tra le possibili favorite ad essere ancora in gara, ma il cerchio si restringe e il Belgio non è un ostacolo facilmente aggirabile.

Ritmi da Premier

Ci si aspetta una partita dai ritmi molto alti, sia da una parte che dall’altra si risente dell’influenza calcistica inglese, entrambe le rose infatti dispongono di un alto numero di giocatori militanti in Premier League.

E’ derby tra Gabriel Jesus contro Lukaku, rispettivamente uno al City, l’altro al Manchester United. Finora è Lukaku ad essere stato più incisivo, 4 reti messe a segno finora in Russia, al contrario di Gabriel Jesus ancora a quota zero. Il belga quest’anno ha messo a segno 27 reti e servito 9 assist su 51 presenze totali. Gabriel Jesus, stella del City di Guardiola quest’anno ha collezionato 42 presenze e segnato 17 gol.

Willian e Hazard entrambi esterni, l’uno all’opposto dell’altro, entrambi al Chelsea. Si scontrano per una sera da rivali. Hazard è uno dei punti forti della rosa di Martinez che da quando siete sulla panchina ha goduto di 10 gol e 9 assist. In questo Mondiale ha segnato 2 reti e fornito 2 assist, Willian 0 goal e 1 assist in questo Mondiale.

Entrambi gli allenatori dovrebbero partire con il tridente offensivo, da un lato il Brasile con Gabriel Jesus prima punta in mezzo a Willian e Neymar, dall’altro Lukaku centrale tra Mertens e Hazard. Il Brasile probabilmente scenderà in campo con il 4-3-3 che all’occorrenza diventa 4-2-3-1 con Paulinho e Fernandinho che aiutano in fase difensiva scendendo in mediana, mentre Coutinho da sinistra spinge in avanti scorrendo sulla fascia o tagliando verso il centro, il tutto in accompagnamento a Neymar libero di spaziare.  Pesante l’assenza di Casemiro in centrocampo.

 

 

Egle Patané