Marco Borriello non poteva fare esordio migliore. Un recente passato trascorso per lo più in panchina ed una nuova avventura abbracciata con entusiasmo e tanta voglia di tornare a fare quello che preferisce, tanti gol. Entrato in campo al posto di Mbakogu, dopo una ventina di secondi da il suo ingresso sul terreno di gioco, ha segnato il gol del 2-1 del Carpi trovando il suo 72esimo gol in Serie A dopo quasi due anni (Roma-Chievo 1-0, 31 ottobre 2013).
Come Borriello, in passato, anche altri si sono messi in luce per essere andati in gol pochi, pochissimi, secondi dopo l’ingresso in campo, subentrando dalla panchina.
Levan Mchedlidze (Empoli): 13” (Empoli-Sassuolo 3-1, Serie A 2014-2015)
Pedrag Mijatovic (Fiorentina): 14” (Fiorentina-Bologna 1-1, Serie A 2000-2001)
Juanito Gomez (Hellas Verona): 15” (Cagliari-Hellas Verona 1-2, Serie A 2014-2015)
Alberto Paloschi (Milan): 18” (Milan-Siena 1-0, Serie A 2007-2008)
Hernan Crespo (Inter): 19” (Messina-Inter 0-1, Serie A 2006-2007)
Marco Borriello (Carpi): 20” (Palermo-Carpi 2-2, Serie A 2015-2016)
Entra e segna, non accadeva dal 31 ottobre del 2013 ma sembra non abbia perso il fiuto del gol, tutt’altro. “Cosa significa questo gol? Significa che sto lavorando bene, che voglio continuare a lavorare bene. Era da tanto che non facevo gol, quindi, la gioia è sicuramente tanta. Vale un punto e si smuove la classifica di una squadra al primo anno in Serie A – ha spiegato dopo il match – Io sono un calciatore, ho sempre fatto il calciatore e voglio fare ancora per tanto tempo il calciatore. Sono ancora al cinquanta, sessanta per cento e spero di ritrovare la forma, partita dopo partita“.
Aveva detto di voler fare almeno 12 gol al Carpi e ha segnato il primo dopo 20 secondi: Borriello decide di tornare in gol lasciando il segno.
Caterina Autiero
(*foto da it.sports.yahoo.com)