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Bonazzoli, l’ingrediente top di Ranieri per rilanciare la Sampdoria

La nuova vita in Serie A di Federico Bonazzoli

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La Sampdoria si tiene stretta la Serie A: con 4 partite di anticipo i blucerchiati blindano la salvezza.

L’ennesimo piccolo capolavoro di Claudio Ranieri che nell’ottobre 2019 raccoglie una squadra ultima in classifica, che appare completamente svuotata. Ebbene in pochi mesi, e con in mezzo il Covid 19, l’allenatore romano si toglie un’altra grande soddisfazione.

La tifoseria blucerchiata non può che essergli grata:

 

Tra le carte (ben) giocate da Ranieri c’è quella di Federico Bonazzoli, un giovane attaccante che ha avuto il privilegio di esordire in Serie A a soli 16 anni, con la maglia dell’Inter, il 18 maggio 2014.

Federico arriva a Genova fortemente voluto da Ferrero che lo considera un investimento per il futuro: ma quella massima serie, appena appena assaporata in nerazzurro, resterà lontana per diversi anni.

Dopo sole 7 presenze con la Sampdoria, Bonazzoli inizia un vero e proprio valzer di prestiti: Lanciano, Brescia, Spal, Padova. Sembrano davvero lontani per lui gli anni della Primavera dell’Inter, con cui era stato nominato anche Golden Boy.

C’è da stringere i denti e da mangiare l’erba.

È quello che Federico comincia a fare appena rientrato alla Sampdoria. Una seconda possibilità che Bonazzoli non ha alcuna intenzione di farsi scappare. Così si affida alla guida esperta non solo del mister, ma anche del capitano Quagliarella.

Il giovane di Manerbio si lascia accogliere sotto l’ala protettiva dell’espertissimo numero 27 e ogni giorno cerca di carpire il meglio dall’attaccante di Castellammare: e i risultati si cominciano a vedere, soprattutto a partire dalla ripresa del campionato.

Fabio è il mio idolo fin da bambino e mi dà sempre tanti consigli.

E poi la fiducia del tecnico,  quella che in molti casi fa la differenza, soprattutto se sei giovane, soprattutto se hai temuto che te la portassero via per sempre, quella Serie A che avevi intravisto quando eri ancora un adolescente. Uno come Ranieri, che di anni sulle spalle ne ha un po’, questa cosa la sa bene:

Federico è un ragazzo che in allenamento si impegna tantissimo, sta capendo la Serie A perché non è uno scherzo: il futuro è davanti a lui, sta al suo carattere saperne approfittare.

A Bonazzoli ora pare di vivere un sogno. È disposto a tutto per questa bellissima maglia dai colori sgargianti, con un numero – il 9 – importante anche per uniche ha sempre avuto l’etichetta del predestinato.

Cinque gol dalla ripartenza della competizione, cinque reti che hanno accompagnato la barca soriana in porto, oggi al sicuro. E un ricordo dolce e triste allo stesso tempo, quel nonno tifoso portato via dal Coronavirus.

È a lui che il pensiero di Federico andrà sempre, tutte le volte che quella palla finirà in rete. 

 

 

 

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