Bergamo, tabù sfatato per gli Azzurri

Cambio vincente negli ultimi minuti e tre punti: così Ancelotti e Milik consegnano la vittoria al Napoli

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Lo sappiamo tutti, il campo di Bergamo, per il Napoli non è mai facile. Non scorre buon sangue tra le due tifoserie, tant’è che si prospettavano costi razzisti e la conseguente sospensione del match. Per non parlare delle fake news riportate nella mattinata.

(immagine calcionapoli24)

Tutto ciò in campo non è accaduto ma prima del match c’era comunque molta tensione, per lo più tra i tifosi, affamati di vittoria e di mettere pressione a quella Vecchia Signora sempre più in alto alla classifica. Quella di ieri, 3 dicembre, è stata una partita strana ma bella.

Chiamatela come volete voi, partita di calciobalilla o alla PlayStation: fatto sta che Atalanta-Napoli è stata puro spettacolo di due squadre combattive. Possesso quasi equo, tante palle basse, ma anche tante palle alte e difficili da controllare. Era un tira e molla continuo tra i ventidue in campo.

Ad inizio gara da un’azione che parte da centro campo fa scattare Insigne in contropiede che con la coda dell’occhio nota Fabiàn Ruìz sull’altro lato, cross basso e potente sinistro dello spagnolo. Al 2’ del primo tempo Ruìz segna lo 0-1.

Dominio quasi tutto del Napoli, senza mai andare a segno, con qualche brivido dei bergamaschi.

Alla ripresa l’Atalanta è un’altra squadra… vuole vincerla. Gli Azzurri illudono, concedendole molto di più e il pareggio al 56’.

Poi la svolta, i cambi e.. la vittoria! Milik fresco di panchina, in sostituzione di Mertens, s’inventa uno stop elegantissimo d’esterno sinistro con conseguente tiro al volo. Sotto porta con un Berisha intimorito.

(immagine quotidiano.net)

Esplode lo stadio nel settore ospiti a pochi minuti dalla fine. Milik non segnava da un po’ di tempo e a fine gara ai microfoni non faceva altro che ripetere quanto fosse felice per la vittoria e il gol. E non lo nascondeva nemmeno sul volto. Lui, dopo i tanti tortuosi e lunghi infortuni è ancora in piedi e non si arrende mai, vuole riscattarsi.

Sarà che Ancelotti abbia ripreso fiducia in Arkadiuz e giocherà di più? Beh si spera, avere talenti in panchina così e non sfruttarli al meglio è un vero peccato!

Il migliore in campo, se pur per pochi minuti, non può che essere lui, talmente decisivo da meritarsi questo aggettivo. Buoni anche Ospina, che ha saputo difendere la porta blindandola quasi, e Insigne che di fantasia ne ha e inventa.

Bergamo… un tabù sfatato!

Valentina Vittoria