Benevento, la piccola dal cuore più grande

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Il Benevento saluta il Vigorito con una vittoria sul Genoa onorando il proprio pubblico: attimi di commozione a fine partita con il lungo coro della tifoseria

 

E chi lo ha detto che la retrocessione è un momento di tristezza? Non lo è se ti chiami Benevento, se hai provato con tutte le tue forze a stare a galla in una Serie A sconosciuta e piena di insidie ma non ti sei mai arreso, nemmeno un attimo, e hai fatto di tutto per onorare quella maglia. Specialmente davanti al tuo pubblico.

Le Streghe giocano per l’ultima volta nel campionato maggiore davanti alla propria tifoseria e con gioia gli regalano ancora tre punti: sono pochi, pochissimi ma sono tutto quello che la squadra ha per farsi bella a casa sua e per rendere questo giorno un degno commiato. La gente lo intuisce,  si è preparata: striscioni, coreografie, appalusi. Tutto degno della commozione generale.

Poi la vittoria con la rete di Diabaté e il fischio finale: dulcis in fundo, c’è ancora una sopresa. La curva chiama a sé la squadra e inizia a intonare un coro di affetto, di ringraziamento. L’atmosfera è carica di emozione:

Tutti battono le mani e anche i genoani sembrano coinvolti nell’ inaspettato spettacolo. “Ci troverete sempre qua, noi saremo sempre qua”, cantano gli Stregoni. E ci potete giurare, anche il prossimo anno in B,  che ci saranno: perchè il calcio, quello bello, ancora non è morto.

Daniela Russo

(immagine copertina skysport)