Bari, ma che succede?

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Prosegue il periodo negativo del Bari: la Curva Nord non ci sta più e si manifesta con un lungo comunicato che mette tutto in discussione

Il Bari non vince dal 16 Dicembre e dopo le brutte partite con Empoli e Venezia i tifosi hanno deciso di “farsi sentire”. In seguito alla sconfitta a Venezia, avvenuta nell’ultima giornata di campionato, i Seguaci della Nord hanno deciso di scrivere un lungo e duro comunicato in cui mettono in discussione tutto: società, allenatore e calciatori. Dall’ultima vittoria la squadra di Grosso ha collezionato tre pareggi e due sconfitte, risultati che non soddisfano la tifoseria.

Ma quali sono i motivi che hanno scatenato questo momento infelice della squadra?

Nel mirino dei tifosi c’è Sogliano, direttore sportivo accusato non solo di aver portato più di 100 giocatori in città in soli due anni, ma soprattutto di non aver usato la sessione del mercato invernale per rafforzare la squadra: basti pensare alle cessioni di Tonucci e Fiamozzi.

Poi si passa al mister Fabio Grosso,  giudicato inesperto visto che la sua prima e unica esperienza in panchina è stata quella nelle giovanili della Juventus. Gli errori di cui è incolpato sono le tante formazioni errate, il mancato gioco nelle recenti gare  e il poco polso nello gestire lo spogliatoio; a sua difesa tuttavia ci sono diversi fattori, tra cui una  rosa molto ampia e composta da giocatori difficili da gestire. Sembrano essersi rotti non solo gli equilibri in campo ma anche nel gruppo: gli attaccanti sono a digiuno da troppo tempo, la difesa fa acqua da tutte le parti, il centrocampo non va meglio e sembra che il preparatore atletico Stefano Cellio non goda più della fiducia di Grosso.

Infine il comunicato si rivolge ai calciatori,  spronati dai propri supporters a onorare una maglia storica come quella del Bari. “Se foste una squadra mediocre, non avremmo mai usato queste parole: ci saremmo attenuti ai tre anni di tempo richiesti per poter centrare l’obiettivo prefisso;  ma le usiamo invece perché crediamo che una squadra, prima in classifica fino a poche settimane fa  non possa e non debba mollare, soprattutto con 18 gare ancora da affrontare”.

“D’ora in avanti, oltre a seguire con ancora più vigore le vicissitudini della FC Bari, non vi sarà perdonato più nulla: la nostra pazienza è finita. Pertanto diamo pochi giorni di tempo agli addetti ai lavori per ristabilire gli equilibri e riprendere a funzionare. In caso contrario, saremo costretti a proseguire con la linea dura di Venezia, innescando una pericolosa spirale che non si sa dove possa portare”. Queste le frasi conclusive del lungo comunicato,  che hanno destato l’ allarme della Digos. In settimana infatti non solo gli allenamenti saranno vigilati, ma in occasione della partita contro il Frosinone saranno intensificati i controlli sia all’esterno che all’interno del San Nicola.

Riuscirà la squadra a uscire da questo momento vincendo la sfida casalinga contro l’attuale capolista?

Partiamo dal presupposto che i ragazzi di Longo stanno godendo di un ottimo stato di forma: l’arma vincente del Bari potrebbe però  essere proprio  giocare tra le mura amiche del San Nicola, con i propri tifosi a incitarli.

Aurora Levati